Prato Centenaro
Pratocentenaro fa parte di tutta quella serie di località che fino al 1923 erano comuni, frazioni o sobborghi autonomi e che grazie al Regio Decreto 23 dicembre 1923 sono state annesse al comune di Milano.
Il nome deriva probabilmente dalla presenza nel villaggio di un centenario, un ufficiale minore dell'epoca franca deputato al controllo di un centinaio di famiglie (centena) oppure si ritiene derivi dai “centenari” i quali nelle antiche età longobarde regolavano le “centone” o distretti, abitati da cento famiglie. Sembra che in queste pianure all’epoca si tenessero i loro raduni per le assegnazioni.
Pratocentenaro è un borgo molto antico: la prima citazione su una fonte storica risale al 1078, in riferimento al possedimento di un terreno, a nome del Monastero dell'Aurora, da parte di un tale Lanfranco Pila e Frasia, sua moglie, che lasciarono all’ospedale di San Simpliciano otto jugeri di terreno in località Prato Centenaro. Da allora la giurisdizione della località fu gestita dai frati di San Simpliciano, successivamente passarono sotto la parrocchia della vicina Niguarda.
Perciò fin dal Medioevo la vita della piccola comunità residente in “loco Prato Centenario” fu strettamente legata alle fondazioni religiose che offrivano possibilità di lavoro e di assistenza ad una popolazione certamente non facoltosa e consueta alla dura vita dei campi.
Nel 1618 i popolani (circa 300) ottennero dal Cardinale Federico Borromeo di essere separati dalla chiesa di Niguarda e di erigere a parrocchia la loro antica chiesa di San Dionigi.
1938l’incrocio che si vede è quello di viale Suzzani con le attuali via Salvatore Pianell (verso destra) e via Val Maira (ovviamente a sinistra). Chi ci segue con continuità sa che la via Val Maira è in realtà parte dell’originale via Michele de Angelis che negli anni ha anche modificato il suo tracciato…Nella foto possiamo vedere anche la Manifattura Tabacchi che era già stata spostata in viale Fulvio Testi da via Moscova. Il campanile che si vede fa partedella vecchia chiesa di San Dionigi che era nell’attuale via Koerner, in quegli anni via del Riposo.
Di fronte alla chiesa vi era l’ingresso, anticipato da due pilastri decorati con vasi, di Villa Litta, dal nome del proprietario, il marchese Carlo Litta.
Nell'ambito della suddivisione del territorio milanese in pievi, apparteneva alla pieve di Bruzzano.
La nuova chiesa, tuttora presente, la cui prima pietra venne posata l’11 febbraio del 1938, in concomitanza con l’anniversario dei Patti Lateranensi, cioè gli accordi di mutuo riconoscimento tra il Regno d’Italia e la Santa Sede sottoscritti l’11 febbraio 1929.
I comuni confinanti erano Milano, Niguarda, Bicocca (successivamente annessa a Niguarda) e Greco Milanese; Segnano (e Segnanino) non sono indicati in quanto diventati nel frattempo frazioni di Greco Milanese.
Registrato agli atti del 1751 come un villaggio di 206 abitanti saliti a 236 nel 1771, alla proclamazione del Regno d'Italia nel 1805 il comune contava 283 residenti. Fu proprio in età napoleonica, dal 1808 al 1816, che Precentenaro fu aggregata per la prima volta a Milano, ma recuperò poi un'effimera autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto. Fu infine aggregata a Segnano nel 1841, seguendone le sorti: divenne frazione di Greco Milanese nel 1863 con lo spostamento della sede comunale, e fu infine aggregata a Milano nel 1923. Da allora, anche Prato Centenaro è stata interessata dallo sviluppo edilizio e industriale della periferia milanese.
Sino agli anni Sessanta del Novecento sopravvisse una cascina lungo via Koerner, abbattuto per far posto all’odierno parcheggio con distributore di carburante.
Il passato agricolo della zona, come gran parte dell’area milanese, era dovuto anche a una importante presenza di corsi d’acqua, infatti, oltre alla roggia Pratocentenaro, vi era non lontano il fiume Seveso, che in questa zona spesso esondasse. Forse perché questo povero fiume sin dall’antichità è stato forzato dall’uomo ad incunearsi in cunicoli posti sotto le strade (sin dall’epoca romana venne deviato e suddiviso).
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