venerdì 17 dicembre 2021

CHIESA DI SAN DIONIGI A PRATOCENTENARO

Pratocentenaro non era altro che un piccolo borgo rurale (pare addirittura tra antiche vigne di epoca romana) tra il “paesone” di Niguarda e Milano, a un tiro di schioppo dalle mura spagnole e dall’allora Porta Comasina. In mezzo, il Seveso, da scavalcare con un ponte verso Milano (vedi mappa a destra). La chiesa più vicina stava a Niguarda, ma gli abitanti di Pratocentenaro, non più di duecento persone allora, avevano fatto presente alla Curia di Milano, guidata dal cardinale Federigo Borromeo, che quando il Seveso esondava, non potevano andare a messa. E poi lo stesso Borromeo, il 20 dicembre 1568, sosteneva che la chiesa era “incapace” soprattutto d’estate. Di fatto, venne istituita la parrocchia di San Dionigi. La chiesa, all’inizio una piccola cappella e poi rimaneggiata negli anni, sorgeva in via del Riposo, l’attuale via Koerner, traversa di via Pianell, tra le cascine.

La chiesa antica subì un primo ampliamento con l’erezione del coro sulla porta di entrata, occupando la piazzetta antistante. Sul retro scorreva una roggia chiamata come il paesino. Sul finire dell’Ottocento subì un nuovo ampliamento, ideato dall’architetto ingegnere Enrico Strada, il quale riformò la pianta della chiesa dandole forma di croce. A destra della facciata, un po’ arretrata e leggermente incuneato nella navata, si ergeva il campanile molto alto e snello coronato da una cuspide. L’interno era a navata unica con cinque campate, oltre il transetto e il presbiterio. Oltre all’altar maggiore, vi erano altri due altari minori, uno dedicato al Sacro Cuore e l’altro dedicato a San Giuseppe. Gli archi e le volte erano sostenute da lesene, terminate da capitelli d’ordine ionico. La chiesa non aveva nulla che destasse interesse artistico. La piccola chiesa subì gravi danni durante i bombardamenti del 1943, tanto che dopo la fine della II Guerra Mondiale venne completamente abbattuta, così come il piccolo borgo.

Accanto alla chiesa di S. Dionigi sorgeva un piccolo oratorio dedicalo a Maria Nascente documentato nel 1564 e che nel 1601 venne demolito per far spazio alla casa del curato. La chiesetta poteva avere origini precedenti in quanto la dedicazione mariana è tipica delle fondazioni umiliate.

https://blog.urbanfile.org/2016/10/11/milano-pratocentenaro-il-quartiere-poco-conosciuto/

Nessun commento:

Posta un commento

PARCO DEL CITYLIFE

CityLife vanta uno tra i parchi più ampi di Milano, ma soprattutto è ricco di opere d’arte che lo rendono un vero museo a cielo aperto tutto...