venerdì 29 ottobre 2021

NIGUARDA

 

Niguarda è un quartiere di Milano posto nella zona settentrionale della suddetta città e appartenente al Municipio 9. Precedentemente comune autonomo, venne annesso a Milano nel 1923, così come gli era già successo nel 1808 durante il periodo del Regno d'Italia napoleonico, salvo essere nuovamente scorporato nel 1816 col ritorno degli austriaci.

Si pensa che il nome derivi da un composto di warda, preceduto dall'aggettivo nova (da cui il restringimento di "no-" in "ni-"). Una possibile analogia con Niardo tuttavia consente l'ipotesi di una derivazione da nome germanico (forse Niward), volto al femminile (in dipendenza da casa o villa). Il cognome di un Niguarda di Morbegno, vescovo di Como nel secolo XVI, sarà derivato dal nome del paese.

La prima testimonianza dell'insediamento di Niguarda si ha nel secolo IV, datazione di alcuni reperti archeologici paleocristiani, fra cui un sarcofago rinvenuto durante i lavori di restauro di Villa Corio. In età moderna risultava ancora un piccolo villaggio agricolo con 540 abitanti nel 1751, 865 nel 1771, e 810 nel 1805. Nell'Ottocento la zona è celebre luogo di soggiorno per le famiglie nobili, nota per la salubrità dell'aria di campagna. Si presentava come un borgo contadino, conosciuto per la produzione vinicola e tessile. L'agricoltura era particolarmente fertile grazie alle acque del Seveso. Con l'aumentare della popolazione, anche in conseguenza dell'annessione della Bicocca nel 1841, si ampliò la vecchia chiesa: nel 1837 Giacomo Moraglia la rese più lunga e la dotò della navata destra. Per far fronte alla mancanza di fondi, i niguardesi offrirono la loro manodopera gratuita per l'ampliamento della chiesa. Cinquant'anni dopo, nel 1887, viene aggiunta anche la navata sinistra. Per la realizzazione del campanile si dovrà attendere fino al 1926, quando il quartiere era entrato in Milano come una piccola cittadina: dai 2231 abitanti del 1861 si era infatti saliti ai 3109 del 1901 e ai 7676 del 1921. Durante la fine della Seconda guerra mondiale, Niguarda è stato il primo quartiere di Milano ad insorgere contro l'occupazione nazifascista, libero dalla sera del 24 aprile 1945.

Il quartiere si fregia della presenza di splendide tenute, soprattutto la villa Clerici (costruita tra 1722 e 1733, passata poi di proprietà a varie nobili famiglie, tra cui anche Melzi).

Un altra villa della zona è Villa Trotti Bentivoglio.

Un altro luogo di storia è la chiesa di San Martino in Niguarda costruita nel secolo XII. Celebre è la trattoria/pizzeria cascina California di inizio Novecento, famosa per il breve passaggio di Buffalo Bill e della sua compagnia.

Niguarda dispone di molteplici accessi al Parco Nord.

Famosa è la annuale festa di Niguarda, strutturata come una sagra con mercatini e bancarelle dei negozi niguardesi e spettacoli. 

Nel quartiere sorge anche l'Ospedale Maggiore di Niguarda, uno dei più importanti di Milano e dell'intera nazione, accessibile da Viale Ca' Granda, che riprende il nome dall'Ospedale Maggiore - Ca' Granda, costruito per volere di Francesco Sforza (nell'attuale via omonima) nel secolo XV, oggi sede dell'Università Statale di Milano. In realtà, l'ospedale si trova appena fuori dei confini dell'antico comune di Niguarda, che erano delimitati ad occidente proprio dalla prospiciente via Graziano Imperatore.

Negli ultimi anni è stata completata la costruzione di un centro commerciale, finanziata dal gruppo Il Gigante, nella zona confinante tra il quartiere e il comune di Bresso, e la costruzione di un ponte che collega le due parti del Parco Nord divise dall'incrocio stradale di via Ornato, via Aldo Moro e via del Regno Italico; in questo modo si può andare attraverso il parco da Sesto San Giovanni ad Affori senza mai dover attraversare una strada con traffico veicolare. Inoltre nel 2015 è stata terminata la realizzazione del Lago di Niguarda a nord del quartiere.

Dal 2015 è stata aperta al pubblico la Cittadella degli Archivi del Comune di Milano, sita in via Gregorovius, un imponente polo archivistico sede di attività amministrative, artistiche e culturali.

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