mercoledì 24 novembre 2021

VILLA LITTA

Villa Litta, dal nome del proprietario, il marchese Carlo Litta.

Si trattava di una residenza settecentesca per la villeggiatura, come per molte altre famiglie nobili milanesi, al pari della Bicocca degli Arcimboldi, della villa Trotti o ancora della villa Clerici a Niguarda. Anche se oggi una tale affermazione (residenze per la villeggiatura) può far sorridere, un tempo le aree periferiche alle città costituivano i principali luoghi di riposo e divertimento per i signori e i nobili in generale. Come si vede dalla foto che segue, la villa aveva un grande cortile e un grazioso porticato d’ingresso. Tutto questo sparì grazie ai bombardamenti e alla “necessità” di ricostruire e costruire nuove abitazioni, quelle che oggi “deliziano” il blocco lungo Via Guglielmo Koerner (chimico, 1839-1925), cintato da viale Fulvio Testi, Via Pianell, Viale Suzzani e via Santa Monica.L'edificio era utilizzato come residenza estiva e come luogo di ritrovo della nobiltà milanese nel tardo Seicento e per tutto il Settecento, con feste, sfarzo ed eventi mondani tipici dell'epoca.Nell'Ottocento divenne uno dei più importanti salotti intellettuali di Milano, abitualmente frequentata dal Manzoni e dal pittore Francesco Hayez.
All'inizio del Novecento (1905) la villa passò all'amministrazione provinciale prima di divenire proprietà del Comune di Milano nel 1927. Circondata da un parco all'inglese, la dimora è oggi costituita da un edificio principale a tre piani, dal quale si allungano brevi corpi laterali, a delimitare una piccola corte delle carrozze; su questa si apre un portico, riproposto sul lato opposto, verso il parco. Le facciate presentano contenuti elementi decorativi a fasce e cornici, con alcuni balconi dalle elaborate ringhiere in ferro. Anche gli ambienti interni sono caratterizzati da particolare ricchezza decorativa; degno di nota è il salone principale o "salone delle Arti", teatro di periodiche manifestazioni culturali.
Attualmente, in seguito alla ristrutturazione del 2006, ha per destinazione d'uso prevalente quella di biblioteca rionale. Le sale di consultazione sono accessibili al pubblico dai lunedì ai venerdì feriali fino alle 23:00. La biblioteca è articolata in due sezioni, per adulti e per ragazzi, fisicamente separate dallo scalone principale.
Costruita nel 1687 con un giardino all'italiana dal marchese Pier Paolo Corbella, la villa divenne proprietà dei Trivulzio e successivamente dei Litta Modignani il secolo successivo e il giardino fu ampliato e trasformato in "paesaggistico", cioè all'inglese, a metà dell'Ottocento: viali simmetrici, alberi potati geometricamente e siepi a labirinto lasciarono il posto alle forme che diventeranno le attuali. Nell'Ottocento, Gerolamo Trivulzio vi organizzò un circolo di letterati e intellettuali tra cui spiccano il Manzoni, Francesco Hayez e il già ricordato conte Silva. Nel 1905, la villa diventa proprietà della provincia che la cederà al comune nel 1927; questo ne aprirà i giardini al pubblico e trasformerà la residenza, da tempo priva degli arredi, in biblioteca e uffici.
Durante la seconda guerra mondiale, nel 1943, il parco subì una invasione degli afforesi per procurarsi il legname per il riscaldamento e moltissime piante furono abbattute; le strutture furono sottoposte ad un primo restauro nel 1958 e a un secondo (che riguardava soprattutto il parco) nel 2003-2005. Nell'occasione, l'accesso a villa e parco venne stabilito nell'attuale posizione in viale Affori, mentre l'ingresso originario era collocato in fondo ad un lungo viale (duecento metri) con quattro filari d'alberi che esiste ancora oggi e che giunge sino alla via Michele Novaro. All'ingresso era posto un complesso scultoreo barocco della metà del XVIII secolo di ispirazione egizia, "I Sirenei", visibile ancora oggi. Si tratta di due obelischi, due sfingi, due vasi tutti posti su grandi basamenti.

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