Nel 1802 il complesso religioso della chiesa S: Carlo, già convertito in epoca napoleonica in magazzino e laboratorio metallurgico, subisce ulteriori trasformazioni con la costruzione dell’aria (su progetto dell’architetto Luigi Canonica) della reggia Manifattura Tabacchi, per la fabbricazione di tabacco da pipa, sigari e infine sigarette. Fu possibile impiantare un grande stabilimento nella zona in quanto venne concesso l’utilizzo della roggia San Marco e quindi una maggiore disponibilità di forza motrice. L’edificio sarà ancora ampliato nel 1841 e nel 1856, divenendo una delle più grosse fabbriche della Lombardia che, nel 1857, impiegava 200 uomini e 740 donne, soprattutto per la produzione di sigari. I bombardamenti del 1943 rasero definitivamente al suolo allo stabilimento, che inglobava ancora al suo interno la facciata dell’antica chiesa di San Carlo, miracolosamente sopravvissuta alle distruzione. All’interno della chiesa di San Carlo la costruzione del nuovo fabbricato manifatturiero comporta il riempimento con maceri di tutti i sotterranei per le impostazioni di 30 poderosi pilastri con basamenti in granito (lungo l’ex navata e il transetto), che dovevano sostenere colonne verosimilmente di ghisa. Vengono in generale potenziate con contrafforti le strutture portanti dell’edificio e su tutta la superficie viene posato un pavimento in lastre di Beola. All’esterno della chiesa, il settore ovest è oggetto di una profonda ristrutturazione: l’ex edificio monastico viene ampliato e dotato di grandi aree aperte, impianti fognari e condotti idrici che attraversano tutta la zona. Vengono realizzati vasti essiccatoi funzionale alla produzione, collegati ad impianti di riscaldamento alimentati da caldaie e forni a carbone. Nel settore meridionale l’industrializzazione dell’area comporta lo smantellamento del sagrato e la posa di un nuovo piano stradale. Vengono inoltre costruite due nuovi corpi di fabbrica divisi da un’aria aperta pavimentata sempre in lastre di Beola. Nel corpo più settentrionale sono state evidenziate camere di combustione sotterranee stufe in ghisa, mentre nel secondo fabbricato, molto danneggiato dai bombardamenti del 1943, si trovano solite piattaforme che dovevano sostenere i macchinari industriali.
- pianta dei resti strutturali della Manifattura tabacchi
- 1979 ex manifattura tabacchi
- ai giorni nostri
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