venerdì 26 novembre 2021

PALAZZO MORANDO

Attendolo Bolognini 
Eleganti portici, pavimento mosaicato, interni sontuosi: l’architettura di Palazzo Morando conservava già tutte le sue caratteristiche uniche nel cinquecento, quando è stato costruito.
Fondamentali furono gli interventi dei Villa che gli conferirono linee e ornamentazioni rocaille, tutt’ora percepibili dalla facciata di via Sant’Andrea e dallo scalone d’onore.
Agli inizi del Novecento, Palazzo Morando fu donato al Comune di Milano da Lydia Caprara Morando Bolognini, contessa e intellettuale senza alcun erede.
Fino al secondo dopoguerra, gli appartamenti monumentali di Palazzo Sormani avevano conservato il Museo della città di Milano. In seguito ai bombardamenti, il Comune decise di spostare a Palazzo Morando la collezione di opere e cimeli della storia cittadina, o almeno quella parte scampata dalla devastazione bellica e costituita, soprattutto, dalla collezione di Luigi Beretta.
Le opere milanesi andarono ad affiancare la collezione di arte donata dalla duchessa Eugenia Litta Visconti Arese, comprendente la famosa Preghiera del Mattino, scultura che perfettamente rispecchia lo stile romantico dell’epoca.
In breve tempo, la funzione di museo sembrò troppo riduttiva per un palazzo di quella portata, che aveva accolto i passi di aristocratici e intellettuali e che ne conservava, ancora, l’atmosfera di vibrante fervore.
Per questo, oggi, grazie anche all’intervento di Costume Moda Immagine, Palazzo Morando vive nella sua duplice identità di pinacoteca dedicata all’iconografia Milanese e di dimora signorile.
Palazzo Morando conserva due percorsi museali distinti.
Entrando al primo piano, ci si affaccia immediatamente sulla Pinacoteca, grande galleria d’arte che custodisce un’importante collezione iconografica. Lo spettatore si troverà proiettato in rappresentazioni di vita milanese tra il XVII e il XIX secolo: attraverso i dipinti, le ricostruzioni e i reperti, gli sarà possibile diventare testimone di un’epoca che fu e che ha reso Milano l’attuale metropoli Europea.
La seconda parte espositiva, invece, è quella che riguarda le sale settecentesche, ripristinate secondo l’allestimento originario e i caratteri tipici delle dimore nobiliari del XVIII secolo.
Il museo rimane chiuso per riposo settimanale ogni lunedì. Resta aperto tutti gli altri giorni dell’anno esclusi 1°gennaio, 1° maggio e 25 dicembre.

Nessun commento:

Posta un commento

PARCO DEL CITYLIFE

CityLife vanta uno tra i parchi più ampi di Milano, ma soprattutto è ricco di opere d’arte che lo rendono un vero museo a cielo aperto tutto...