lunedì 6 settembre 2021

TRENNO un Comune

Trenno (Trenn in dialetto milaneseAFI[ˈtrɛn]) è un quartiere di Milano, posto nella periferia occidentale della città, appartenente al Municipio 8.

si estendeva da Arese a Lorenteggio! Nell’anno 1199 papa Innocenzo III, il pontefice che incontrò San Francesco, chiese l’intervento del prevosto di Trenno per risolvere i conflitti tra i monaci e i canonici di Sant’Ambrogio a Milano!

Piazza San Giovanni, al termine di via Ratti, è il cuore di una località con oltre mille anni di storia. Qui sorge una chiesa, tutta bianca, un tempo dedicata a San Maria alla Neve. Da questo luogo passarono in visita i più importanti arcivescovi di Milano: San Carlo Borromeo, Federico Borromeo (per ben tre volte), Giuseppe Pozzobonelli, Andrea Ferrari. Fu proprio Federico Borromeo a ordinare i lavori che diedero a questa chiesa il suo attuale aspetto.

Sorta probabilmente nel Basso Medioevo, Trenno fu capoluogo di un feudo appartenuto alla nobile famiglia Melzi, Comune autonomo e sede di Pieve.

In epoca romana era consuetudine dare agli agglomerati urbani, che si insediavano lungo le grandi arterie una denominazione corrispondente alla loro distanza. Lungo la strada "di San Pietro all'Olmo" si trovavano Trenno (Trebennius = 3º miglio), Quarto, Quinto Romano e Settimo Milanese, che inizialmente erano probabilmente solo stazioni di posta per il cambio di cavalli.
La prima memoria storica di Trenno porta la data del 17 marzo 877 e risulta in un rogito fra Leone e Sigifrido, preti officiali della chiesa di S. Ambrogio per un possesso “in vico et fundo Triennum” nel villaggio e territorio di Trenno.
La chiesa di San Giovanni Battista si trova testimoniata per la prima volta in un atto del 1017. Alla fine del XII secolo, secondo quanto riporta il Giulini, "la pieve di Trenno aveva giurisdizione sui villaggi di Lerenteggio, Figino, Lampugnano, San Leonardo, Arese, Quarto Cagnino, Quarto Uglerio, Quinto Romano, San Romano" (DCA, Trenno).
L'esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento datato 31 marzo 1257, trascritto negli “Atti del Comune di Milano” in cui Trenno è citato come comune ed è segnalata la presenza del console.
Negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Trenno risulta incluso nella pieve omonima e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della “strata da Sancto Petro a l'Olmo” come “el locho de Treno. Nel 1658 tale feudo venne assegnato a Camillo Melzi, nominato Conte di Trenno nel 1660 da Re Filippo IV di Spagna; dopo la morte di Camillo il feudo passò al Conte Cesare Monti, figlio di Maria Melzi; infine nel 1774 con l'estinzione del casato Monti, la Contea di Trenno fu devoluta alla Camera, fino al 9 febbraio 1808, quando per Regio Decreto fu accorpata a Milano.
Restaurato dagli austriaci nel 1816, nel 1841 il Comune di Trenno annesse Lampugnano, e si fece trovare all'unità d'Italia con 1115 abitanti. Il territorio municipale confinava a nord con Cassina Triulza, Musocco e Garegnano, a est con Boldinasco, Lampugnano e i Corpi Santi, a sud con Quarto Cagnino e Quinto Romano, e a ovest con Pero. Si estendeva su un'ampia area agricola solcata dal fiume Olona e punteggiata di cascine, che comprendeva, oltre al piccolissimo centro corrispondente all'odierno quartiere, anche tre zone in seguito sviluppatesi indipendentemente da esso, quali Quarto Cagnino, Quinto Romano e Figino: questi tre centri abitati, che oggi sono quartieri di Milano, furono aggregati al comune di Trenno nel 1869, divenendo sue frazioni.
Trenno fu alfine annessa definitivamente a Milano il 2 settembre 1923, insieme ad altri dieci comuni.

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