
Quinto Romano era Comune a sé. Durante la seconda metà dell’Ottocento è stato assorbito da Trenno, indi nel 1923 da Milano.

Da Quinto Romano, in epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia. Compresa nella parrocchia di Trenno, nell'estimo voluto dall'imperatrice Maria Teresa nel 1771 Quinto Romano contava 338 abitanti. In età napoleonica, nel 1809, il comune di Quinto Romano fu annesso a Figino, a sua volta incorporato a Settimo nel 1811: furono comunque gli austriaci ad annullare il tutto nel 1816. All'Unità nel 1859, Quinto Romano aveva 630 abitanti, mentre al primo censimento nazionale del 1861 ne venivano registrati 716. Nel 1869 fu soppresso come comune autonomo, diventando frazione dell'allora comune di Trenno, a sua volta annesso a Milano nel 1923.
Quinto Romano, anche per la considerevole distanza dal centro di Milano, mantenne un aspetto rurale fino agli anni sessanta del Novecento, rimanendo una borgata agricola ricca di cascine. A tutt'oggi il quartiere ha conservato alcune caratteristiche agricole che si mescolano allo sviluppo urbano tipico di un quartiere periferico di una grande città.
Quinto Romano, ci sono numerose cascine di cui alcune demolite e altre invece operanti. Un paio sono state ristrutturate e destinate ad abitazioni, quindi dopotutto a loro modo conservate . I loro nomi: Prina Brivio, Ghiglia, Colombera, Cascina Airaghi, Cascina Corte Cazzaniga, Cascina del Bosco, Cascina della Colomberina.
Qua e là, anche in mezzo ai palazzoni moderni, si notano ancora gli alvei di qualche fontanile circondato dalle caratteristiche piantumazioni. La zona qui ne è piena, ma non ne troverete uno in funzione.
L’area di Quinto Romano nel 1946 la cui sorgente principale il FontanileCarlaccio. Poco dopo, nei pressi dell’attuale “Crocetta”, si immette il Carlaccino; accanto la
Strada Interpoderale detta “del Casotto”. La “Testa” del Carlaccio è stata completamente
interrata; nel Carlaccino l’acqua è alquanto scarsa, limitata unicamente ad un breve periodo estivo,
grazie alle irrigazioni delle aree agricole di Figino.
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