martedì 21 settembre 2021

LAMPUGNANO

 

Lampugnano (Lampugnan in dialetto milaneseAFI[lampyˈɲã:]) è un quartiere di Milano. Si trova nella zona ovest della città, nel Municipio8 . Accoglie l'omonima stazione della linea 1 della metropolitana di Milano e l'annesso parcheggio di interscambio.

Ci sono giunti documenti storici di Lampugnano dove viene nominata per la prima volta nel 1276.

Antico borgo formatosi nel sesto e quinto secolo a.C., quando i Celti occuparono questa zona; vi trovarono boschi millenari e un fiume, l’Olona, pescosissimo.

Nell'ambito della suddivisione del territorio milanese in pievi, apparteneva alla Pieve di Trenno ed era sulla direttrice che collegava Trenno ai Corpi Santi. Nel 1771 contava 245 anime.

In età napoleonica, dal 1808 al 1816, Lampugnano fu temporaneamente aggregata a Milano, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.

Nel 1841 il comune di Lampugnano fu aggregato a quello di Trenno, che 82 anni dopo, a sua volta fu annesso a Milano nel 1923.

Lampugnano conservò ancora per decenni la fisionomia di borgo agricolo: solo dopo la Seconda guerra mondiale la zona venne trasformata dall'espansione edilizia, con la realizzazione dei quartieri QT8 e Gallaratese.

Ancora oggi il nome della località, Lampugnano, non è chiaro. C’è chi lo farebbe derivare dai celti chi dal nome di una famiglia di origine romana.

Lo storico Giorgio Giulini assicura che a Lampugnano vi fu anche un monastero femminile. Le monache benedettine ebbero una influenza spirituale nella diffusione della devozione mariana e anche una benefica influenza sull’economia del territorio: una visura del catasto dei beni ecclesiastici del 1549 segnala la presenza di un monastero nel territorio di Lampugnano che in seguito non sarà più menzionato.

Nel 1980 fu aperta la tratta della linea M1 della metropolitana, che comportò la costruzione nella zona limitrofa al vecchio borgo di un centro di interscambio con un raccordo stradale verso l'Autostrada dei Laghi. Nei pressi sorse anche il Palatrussardi, oggi PalaSharp, dedicato ai grandi eventi di massa.

 Nel piccolo centro storico del quartiere, si trova la chiesetta di Santa Maria Nascente, oggi santuario. 



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