ovvero la stravagante usanza della famiglia Pusterla, un offerta che l’antica casata portava in processione fino alla cattedrale. Nel vicolo Pusterla abitava l'omonima famiglia i quali avevano stravagante usanza, chiamata la “Facchinata del cavallazzo” che consisteva nel farsi trasportare in Duomo, all’interno di un enorme cavallo di legno. Una volta giunto in piazza Duomo il cavallo, proprio come quello di Troia, si apriva e ne uscivano felici i Pusterla con in mano doni per tutti i milanesi presenti.

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