sabato 11 dicembre 2021

TRE RONCHETTI

è una località e un'antica parrocchia del comune di Milano posta nella periferia meridionale della città, appartenente al Municipio 5.
“Ronchetto” già dal Medioevo indicava un luogo disboscato a fini agricoli; lo strumento usato erano le roncole, sorta di macete impiegato per ripulire i rami, in specie della vite. La roncola è un attrezzo da lavoro importantissimo, la sua effige si trova anche in araldica, spesso associata al disegno di uno o più grappoli d’uva negli stemmi dei possidenti aristocratici e in qualche gonfalone cittadino.

Oggi non si coltiva più la vite, ma nell’antico comune di Gratosoglio, di ronchetti ce n’erano tre, non lontani l’uno dall’altro; la zona fu chiamata Tre Ronchetti, suddivisi in Ronchettino, Ronchettone e Ronchetto delle Rane dove troviamo l'omonima cascina tutt'ora esistente. Quest’ultimo è un illustre borgo rurale di antica data e, sebbene circa la metà delle abitazioni d’epoca siano chiuse,  ancora ben conservato.  La  decadenza degli edifici di un tempo è palese, un po’ ovunque si vedono portoni sbarrati e finestre chiuse. Tuttavia non è un borgo deserto, la fuga degli abitanti, chiamati ronchettini, si è fermata. Oggi, questi ultimi sono 332, così tanti  solo grazie alle nuove costruzioni abitative sorte nella parte contemporanea del borgo, alcune   delle quali, bisogna dire,   ben progettate, come in via Pescara 44, adeguate allo stile rurale proprio del luogo, tanto da poter essere citate come esempio di inserimento nel paesaggio classico nostrano. Altre però, quelle più distanti, la Ronchetto  delle Rane moderna, chiamiamola così, hanno un aspetto più pesante, segnano una totale rottura col passato, forse appositamente ricercata dai progettisti.   L’area è costituita principalmente da campi estesi e altamente ciclabili del Parco Sud, ma con un po’ d’attenzione. Il borgo è attraversato ai margini da un paio grosse rogge, in una delle quali regnano sovrane e indisturbate le nutrie, osservabili a vista; il luogo potrebbe chiamarsi Ronchetto delle nutrie, non è molto piacevole da vedere, non tanto per le bestiole, ma per la roggia mai ripulita. A una delle rogge vicino alle abitazioni moderne è stata tolta l’acqua perché le prolifiche bestiole, non simpatiche a tutti,  avevano iniziato a scavare le loro tane proprio lì.

Troviamo la piccola chiesa dedicata ai santi Pietro e Paolo. Al di là dei campi, si possono vedere le poche case del Ronchettone che affiancano una grande cascina tipica lombarda a corte quadrata chiusa, mente il Ronchettino è al di là di via dei Missagia, accanto al capolinea del tram.

Fra i Tre Ronchetti del Gratosoglio, il Ronchettino è il minore per estensione, ma è l’unico ad avere goduto di un progetto di recupero.  Il Ronchettino è formato da appena tre corpi, tre cascinette, risalenti però al XVI secolo,  indicati dalle mappe e noti alla diocesi di allora come lo erano il Ronchettone e, soprattutto, Ronchetto delle Rane. Il Ronchettino è una delle rare aree pedonalizzate delle periferie milanesi,  il Ronchettino emerge come un gioello di famiglia in mezzo alla bigiotteria dell’edilizia popolare anni 60-80, fatta di edifici Aler “a scatoloni”.

La piazza senza nome rimarca una reliquia storica,i campi sono ben visibili a ovest appena al di là dell’arteria di via dei Missaglia e non visibili da qui ma presenti poche  centinaia di metri più in là, a est, dopo il fiume Lambro Meriodionale. Ambedue le ali sono  terre del Parco Sud.L’ala est, in particolare, attraversata dalla via Rozzano (foto piccola qui sotto), una strada campestre che tra l’altro conduce a varie cascine ancora attive.

La porzione più bella ed esterna del miniborgo delle tre cascinette è occupata da un ristorante elegante, piuttosto quotato.

Ronchetto delle Rane,  In precedenza borgo rurale facente parte dei Corpi Santi, venne annesso al comune di Milano nel 1873.

L'abitato attuale si concentra attorno alla via Manduria e alla via Pescara, sorgendo fra Quinto Stampi e Quintosole. Il vecchio borgo agricolo era costituito da una chiesetta e da quattro edifici a forma di L che costituivano la Cascina Tre Ronchetti.

È menzionato da Alberto Sordi nei primi istanti del film commedia Il vedovo. Nello specifico, rivolgendosi al suo amministratore Marchese Stucchi: "Marchese, lo sa che scherzo mi hanno fatto quei gamberetti che abbiamo mangiato ieri sera a Ronchetto delle Rane?".

La via in cui si affaccia il Ronchettino non è chiamata col suo nome, ma è stata intitolata a un politico, Lelio Basso. Lo stesso discorso vale per Ronchetto delle Rane. La via che porta al borgo millenario invece di chiamarsi dei Tre Ronchetti o via del Ronchettone, in omaggio ai campi che attraversa e noti con questo nome,  si chiama Via Manduria. La strada che passa in mezzo al borgo e porta ad altri campi, incece di chiamarsi via Ronchetto delle Rane, si chiama via Pescara, poiché notoriamente il borgo tipico si affaccia sul mare Adriatico. La via Ronchetto delle Rane, o via dei Tre Ronchetti, nemmeno esistono. 

Nessun commento:

Posta un commento

PARCO DEL CITYLIFE

CityLife vanta uno tra i parchi più ampi di Milano, ma soprattutto è ricco di opere d’arte che lo rendono un vero museo a cielo aperto tutto...