La chiesa, il cui nome completo è Chiesa dei Santi Pietro e Paolo ai tre Ronchetti, si trova ai confini dell'area urbana di Milano, ed era anticamente la chiesa parrocchiale di tre piccoli borghi a sud di Milano: Ronchettino, Ronchettone e Ronchetto delle Rane. Con ronchetto si intendeva una volta un campo coltivabile strappato alla boscaglia.
Le origini dell'edificio sono molto antiche, venendo essa citata già in documenti del quattordicesimo secolo e come testimonia l'abside circolare tipico dello stile romanico. Purtroppo però le informazioni riguardo ai periodi più antichi sono scarse.
Quello che si sa per certo è che la chiesa fu oggetto di una visita del cardinale Carlo Borromeo il 9 Aprile 1567, il quale ordinò modifiche e miglioramenti al fine di elevarla a chiesa parrocchiale.
Esternamente la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo ai tre Ronchetti risulta poco vistosa, essendo le uniche decorazioni costituite da due statue dei santi cui la chiesa è dedicata all'interno di due nicchie e un pronao all'ingresso. L'armonia della facciata è anzi disturbata da una finestra a vetri colorati sopra al portone e da un orologio sopra ad essa evidentemente moderni e che stonano assai.
L'interno è al contrario molto ricco. Ad aula unica e caratterizzata da un'impronta chiaramente barocca, esso è ricco di colori e decorazioni e presenta tre cappelle su ogni lato. L'elemento più prezioso si trova però nell'abside ed è rappresentato da un ciclo di affreschi dedicati alla vita di San Pietro, l'unico in tutta Milano. Esso venne dipinto nel 1657 da Ercole Procaccini il Giovane. Per quanto le finiture siano meno raffinate di certi affreschi nelle chiese più blasonate di Milano città, sono affreschi di grande impatto e qualità.
L'osservatore attento noterà come, in accordo con i precetti della controriforma, tutte le figure sono vestite in modo castigato.
Il ciclo si estende attraverso cinque composizioni che vedono raffigurati fra l'altro la caduta di Simon Mago, la resurrezione di Tabita, la consegna delle chiavi a Pietro e la sua crocifissione.
Le cappelle hanno tutte uguale struttura, con soffitto a volta decorato e simulare la presenza di stucchi. Lo stesso per il bel soffitto lunettato.
Nelle lunette sono si trovano le uniche finestre presenti nelle pareti laterali. Altre finestre sono presenti nell'abside (una evidentemente aggiunta successivamente a scapito di uno degli affreschi presenti) e sulla facciata.
La chiesa risulta comunque nel complesso abbastanza buia.
Da notare che molti elementi verticali sono sottolineati da decorazioni a finto marmo o con elementi vegetali stilizzati.
Purtroppo non è stato possibile raccogliere informazioni sulle opere pittoriche presenti nelle varie cappelle, varie delle quali apparentemente artisticamente di pregio.
Le due pale d'altare attualmente nelle prime due cappelle (raffiguranti San Pietro con le chiavi e San Giovanni Battista che battezza Gesù) fino a poco tempo fa facevano da ante al bell'organo in controfacciata risalente al XVIII secolo e recentemente restaurato.
Degno di nota anche il portone della chiesa, chiaramente molto antico.
La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo ai tre Ronchetti si trova ai margini di un complesso, quello che una volta era il borgo di Ronchetto delle Rane, che fortunatamente ha conservato gran parte della struttura contadina originaria e che merita esso stesso una visita. Un piccolo angolo di Milano a poche centinaia di metri dai casermoni moderni in grado di proiettare il visitatore in un ambiente rurale nel quale si respira ancora l'atmosfera di un passato lontano.
Sono tanti i luoghi d’intesse storico e artistico dove il visitatore può perdersi fra quadri, statue e opere d’arte di valore inestimabile. Tanti angoli e luoghi dimenticati senza particolare valore artistico, ma in grado di regalare la strana sensazione di essere tornato indietro nel tempo, dove le lancette dell’orologio hanno smesso di girare e sotto la patina di oblio che li ammanta, è possibile coglierne tracce.
domenica 12 dicembre 2021
CHIESA DEI SANTI PIETRO E PAOLO
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
PARCO DEL CITYLIFE
CityLife vanta uno tra i parchi più ampi di Milano, ma soprattutto è ricco di opere d’arte che lo rendono un vero museo a cielo aperto tutto...

-
La famiglia Visconti è una delle più antiche famiglie nobili italiane, attestata sin dalla fine del X secolo nel territorio dell'Italia...
-
nel 1919 Mussolini abitava in Foro Bonaparte 38 ( rif.guida telefonica); - l'articolo del Corriere conferma che Mussolini andò ad abitar...
-
La storia di Casa Monzino inizia nella seconda metà del XVIII secolo. Due etichette, ancora inedite nel panorama degli studi sulla storia ...
Nessun commento:
Posta un commento