Ex Strada del Molino. Il nome via Molino delle Armi venne assegnato ufficialmente durante la seduta del Consiglio Comunale del 13 settembre 1865. In tal luogo v'era la presenza di mulini ad acqua. In un dizionario di toponomastica di fine ottocento del Brentari si legge "“Era qui in antico un molino, destinato, secondo vuole il Giulini, ad arrotar armi”. All'epoca delle Signorie, l’industria delle armi bianche era molto fiorente. Esisteva un antico mulino che serviva ad arrotare le armi di cui Milano era la capitale per eccellenza in Europa. Se volete togliervi lo sfizio di vedere alcune bellissime armature che si forgiavano sotto la Madunina nel Rinascimento basta che andiate al Museo Poldi Pezzoli o l’armeria del Castello sforzesco.
La prima cinta muraria risale all’epoca delle mura romane. Nel tempo furono smantellate e dobbiamo risalire al 1155 per trovare una nuova cerchia difensiva, realizzata sul progetto del maestro Guintellino.Consisteva in un cerchio irregolare che si snodava attraverso l’attuale cerchia interna. Era formato da un fossato, il cui scavo servì per formare un terrapieno (da qui il nome “cinta dei terraggi” perché fatta di terra). Il fossato venne riempito con l‘acqua proveniente dal Seveso e dal Nirone, mentre lo scarico della stessa era garantito dalla Vettabbia.
A seguito delle devastazioni compiute dal Barbarossa, i resti di questa cinta fortificata furono sostituiti con una muratura nel 1171.
Questa nuova cerchia era composta da sette porte e dodici pusterle, che fungevano entrambe da piccoli fortini.
Il fossato diventerà poi l'alveo dei Navigli (la cosiddetta cerchia dei Navigli).
Il canale Vetra a sua volta confluiva nella Vettabbia che prende il suo nome, probabilmente, dall'aggettivo latino "Vectabilis" cioè "atto a trasportare” (forse ai tempi navigabile). La congiunzione del canale Vetra e della Vettabbia era sita in prossimità di dove sorgeva la torre dell’imperatore.
Nella Vettabbia si gettavano anche due tratti di canali (Scaricatori) che attingevano le acque dal Naviglio Interno.
La mappa a seguire raccoglie tutte queste informazioni così come delle foto che ritroveremmo più avanti nel “tour fotografico”. Inoltre nella stessa è presente un ingrandimento della zona di via Molino delle Armi.
Nella mappa sono riconoscibili: Uno dei primi fossati che circondava Milano. La zona delle acque in prossimità di Molino delle armi |





Inquadratura da via De Amicis. Si intravede il ponte di Porta Ticinese e in lontananza via Molino delle armi.




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