
Il nome deriva dal corso Sempione, il monumentale asse stradale realizzato in età napoleonica sul tracciato della storica via del Seprio, con la nuova porta Sempione erede dell'antica porta Giovia.
Il Parco Sempione sorge dove un tempo si trovava il parco ducale visconteo chiamato "Barcho" e situato vicino al Castello Sforzesco, esso venne ingrandito e cintato degli Sforza fino a diventare ampio oltre 3 milioni di metri quadri (300 ettari). Il parco era un bosco composto prevalentemente da querce e castagneti e abitato anche da animali esotici introdotti dall'uomo.
Con la caduta degli Sforza e la dominazione spagnola il parco venne abbandonato e nel 1861 in parte venne destinato all'agricoltura, l'area dove attualmente sorge il Parco Sempione invece venne usata come piazza d'armi per i militari che stazionavano vicino al Castello Sforzesco. Il castello venne adibito a caserma, con conseguente degrado delle strutture.
Durante l'età napoleonica l'architetto Giovanni Antonio Antolini progettò la costruzione di un grande complesso edilizio intorno al castello, battezzato "Foro Buonaparte" in onore di Napoleone; il progetto non venne mai realizzato, e al suo posto si trasformò la piazza d'armi in un grande prato per usi civici, ornato sul lato nord-orientale dall'Arena, e sul lato nord-occidentale dall'Arco della Pace, punto d'inizio dell'asse del Sempione.
Dopo l'Unità d'Italia cessò l'utilizzo militare dell'area, e contemporaneamente iniziò per la città un fenomeno di incremento demografico che richiese la costruzione di nuovi quartieri. Una società immobiliare propose di lottizzare l'area del castello (di cui era previsto l'abbattimento) e della piazza d'armi, similmente a quanto fatto sull'area del lazzaretto, ma la proposta causò forti proteste della cittadinanza, che condussero alla redazione del primo piano regolatore cittadino, redatto dall'ingegner Cesare Beruto. Tale piano, che inizialmente recepiva parzialmente le mire edificatorie sull'area, venne più volte modificato fino a destinare l'intera piazza d'armi a giardino pubblico. Per il castello si prevedeva un restauro e la sua destinazione ad usi culturali.
Il parco, denominato "Parco Sempione", venne realizzato tra il 1888 e il 1894 secondo il progetto dell'architetto Emilio Alemagna, che prevedeva viali percorribili da carrozze, un laghetto e un belvedere dove attualmente sorge la Biblioteca del Parco Sempione, il verde venne progettato secondo il modello romantico dei parchi all'inglese.
Gli interventi successivi
Tra i numerosi progetti di risistemazione della zona, da segnalare le proposte di ampliamento del secondo dopoguerra ad opera di Porcinai e Viganò con la pedonalizzazione della piazza dell'Arco della Pace e dell'ultimo tratto di corso Sempione, con riqualificazione anche delle zone limitrofe tra via Canova e via Melzi d'Eril.
Sin dalla sua realizzazione, il parco si è distinto per la sua funzione centrale nel tempo libero dei milanesi e per il suo stretto legame con l'arte: nel parco hanno infatti trovato sede numerose esposizioni tra cui le Esposizioni Riunite del 1894, l'Esposizione internazionale del 1906 e le esposizioni triennali a partire dal 1933 con la realizzazione del Palazzo dell'Arte di Giovanni Muzio, oggi sede della Triennale di Milano.
Tra gli edifici significativi presenti nel parco, oltre al Palazzo dell'Arte, spiccano l'Arena Civica, il padiglione dell'Acquario civico di Milano di Locati, e la Torre Littoria (oggi Torre Branca) costruita nel 1932-33 su progetto di Gio Ponti, Cesare Chiodi ed Ettore Ferrari. Degno di nota è anche l'ex padiglione per la X triennale, oggi Biblioteca del parco Sempione, realizzato da Longhi e Parisi.
Diverse le sculture, tra cui il monumento equestre a Napoleone III dello scultore Francesco Barzaghi infine, il Ponte delle Sirenette di Francesco Tettamanzi, un tempo sul naviglio in via San Damiano (oggi Visconti di Modrone) e risparmiato in occasione della copertura della Cerchia nel 1930.
Nel 1954, in occasione della X Triennale, vennero eretti all'interno del parco due padiglioni, adibiti al termine della manifestazione a biblioteca e a "Bar Bianco".
Dal 1954 al 1969 l'architetto Vittoriano Viganò elaborò un progetto di ridisegno del parco, che nelle intenzioni dell'autore si sarebbe ampliato fino ad inglobare piazza Castello e il primo tratto del corso Sempione, interrando tutte le strade carrabili. Di tale progetto venne realizzata solo la pedonalizzazione dell'area intorno all'Arco della Pace e del primo tratto di corso Sempione.
Il 23 maggio 2015 è stata inaugurata nel centro del Parco una copia del "Teatro Continuo" di Alberto Burri, che costruito per la Triennale del 1973 fu demolito nel 1989 per il suo degrado. Collocato sull’asse centrale del Parco, che collega idealmente il centro di Milano con il Sempione, consiste in una struttura scenica ridotta all’essenziale, sempre predisposta per l’uso, libera sede, sia per attività e spettacoli artistici, sia per un utilizzo indipendente da parte di ognuno. Composta da una piattaforma sollevata da terra e da sei quinte laterali rotanti, fu creata nel 1973 per la XV Triennale e oggi, insieme ai Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico e all’Accumulazione Musicale e Seduta di Arman, realizzati nella stessa occasione, costituisce una parte integrante del Parco Sempione.
Tra le leggende meneghine, si segnala lo spettro della cosiddetta Dama Nera
All'Interno troviamo anche una delle fontane dell'acqua marcia.
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