domenica 2 gennaio 2022

ROSERIO

Roserio era un insediamento rurale di antica origine.

Nell'ambito della suddivisione del territorio milanese in pievi, apparteneva alla Pieve di Bollate. Il territorio comunale confinava a nord con Baranzate, ad ovest con Cassina Triulza, a sud con Musocco e a est con Vialba. Il 19 aprile 1674 venne eretto il feudo di Novate con Roserio cui feudatari furono i marchesi Pogliaghi fino all'abolizione, da parte dei francesi, di tutti i privilegi feudali. Nell'estimo voluto dall'imperatrice Maria Teresa nel 1771, Roserio risultò avere 106 abitanti.

In età napoleonica, dal 1809 al 1816, Roserio fu aggregata a Bollate, recuperando l'autonomia con la costituzione del regno Lombardo-Veneto.

All'unità d'Italia, nel 1861, il paese contava 177 abitanti. Nel 1869 Roserio fu aggregata a Musocco, a sua volta annessa a Milano nel 1923. L'unificazione di Roserio con Musocco fu peraltro un'anomalia storica, dato che per secoli la comunità era dipesa, sia civilmente che religiosamente, dall'anticamente influente borgo di Bollate.

Dopo l'annessione a Milano, la zona di Roserio è stata segnata dalla costruzione del Sanatorio di Vialba e, dopo la Seconda guerra mondiale, del grande svincolo autostradale di Fiorenza, che connette l'autostrada Torino-Trieste all'autostrada dei Laghi. A Roserio ha anche sede un grande deposito di Poste Italiane.

Il nome Fiorenza deriva da una grande cascina che si trovava all’incirca dove oggi si trova il supermarket Lidl, tra la via Tommaso Campanella e via Giovanni Battista Grassi 7, rimasta presente sino alla sua completa demolizione intorno agli anni Sessanta.

L’antico borgo si trovava lungo l’antica Varesina, oggi via Giovanni Battista Grassi all’angolo con via Cristina Belgioioso, sulle sponde del torrente Nirone, quello che arrivando a Mediolanum, forniva di acqua la città e una volta deviato, cinse la città assieme al fiume Seveso come difesa. Era formato da un gruppo di cascine raggruppate a borgo su entrambi i lati di via Cristina Belgioioso, più altre nel circondario, come la sopracitata Cascina Fiorenza, la Cascina Gattona o la Cascina Borrona. A lato di quella posta a meridione della via Belgioioso, vi era l’oratorio di San Giorgio.

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