mercoledì 24 novembre 2021

CHIESETTA DI SAN GIORGIO

C'era una volta una bella chiesetta neoclassica che ora di bello non ha più niente. Nello spiazzo antistante l'Ospedale Sacco e alle spalle del raccordo autostradale Milano-Torino-Laghi ci sono i ruderi della Chiesa di San Giorgio, senza più tetto, circondata da sterpaglie, cartelloni pubblicitari e recintata alla meno peggio.

Piazza San Giorgio, 2 Siamo alla periferia nord-ovest di Milano, nella zona di Roserio, antico comune rurale, successivamente assorbito da Musocco (1869) e poi da Milano.
La Chiesa venne eretta alla metà dell'Ottocento secondo i canoni del tardo neoclassicismo e presenta un bel pronao con quattro pilastri bugnati che reggono architrave e timpano, superando il quale si entra in uno spazio cubico fortemente illuminato da ampie finestre a tutto sesto. Si riconosce ancora la zona presbiteriale e la retrostante sacrestia, alle pareti sono presenti nicchie. Poche sono le decorazioni interne: una semplice cornice corre lungo le pareti, che ancora conservano alcune lapidi (dei defunti deposti nel sacello sottostante) e quattro nicchie negli angoli dolcemente smussati. Il presbiterio rettangolare, poco profondo e coperto da una volta a crociera, comunica con la retrostante sagrestia attraverso un breve corridoio. Sopra questa si eleva un campanile a vela. Di  sacro non vi è ovviamente più traccia. Si narra che la costruzione della piccola chiesa sia legata alla grazia ricevuta da una nobildonna che ne volle l'erezione, aprendola poi al pubblico culto.Oggi la chiesetta sconsacrata è fatiscente e malridotta e meriterebbe di essere ristrutturata a fondo: anche l’occasione di Expo 2015 non è stata sfruttata a dovere e l’edificio continua a rimanere l’unica testimonianza dell’antico borgo di Roserio.

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