venerdì 29 ottobre 2021

CONCA DI VIARENNA o CONCA DELLA FABBRICA

 Il Nome “Viarenna” potrebbe derivare o dalla storpiatura della vicina “via Arena”, luogo in cui in epoca romana era collocato un piccolo anfiteatro, smantellato nel medioevo per recuperarne le pietre; oppure dalla parola milanese “rena” che indicava la sabbia che veniva trasportata sui barconi.

La Conca di Viarenna (o di Via Arena, detta anche Conca del Vallone) è una conca di navigazione, ora in secca, situata in via Conca del Naviglio a Milano, costruita dalla Veneranda Fabbrica del Duomo tra il 1551 e il 1558 in sostituzione della precedente e omonima conca realizzata nel 1438, che venne demolita durante i lavori di costruzione delle mura spagnole di Milano.

Situata lungo il Naviglio Vallone, serviva per superare il dislivello di circa due metri che esisteva tra la Cerchia dei Navigli e la Darsena di Porta Ticinese, ovvero tra l'immissario e la foce del Naviglio Vallone. La Conca di Viarenna fu prima conca di navigazione costruita in Europa.

Il Naviglio Vallone fu realizzato tra il 1438 e il 1439 su volere di Filippo Maria Visconti per facilitare la costruzione del Duomo di Milano, che venne interamente ricoperto di marmo di Candoglia; era quindi attraversato, tra l'altro, anche dai barconi provenienti dal Lago Maggiore, dove si trovavano le cave di questo materiale da costruzione. Queste imbarcazioni, quando uscivano dal Lago Maggiore, imboccavano il fiume Ticino, poi il Naviglio Grande, il laghetto di Sant'Eustorgio (bacino artificiale che avrebbe poi dato origine, dopo l'ampliamento che subì nel XVII secolo, alla Darsena di Porta Ticinese), il Naviglio Vallone, la Cerchia dei Navigli e infine attraccavano al laghetto di Santo Stefano, che era situato nei pressi del cantiere del Duomo.

La Conca di Viarenna venne realizzata nel 1438 per superare il dislivello di circa due metri che esisteva tra la Cerchia dei Navigli e la Darsena di Porta Ticinese, ovvero tra l'immissario e la foce del Naviglio Vallone. La Conca di Viarenna fu prima conca di navigazione costruita in Europa. In seguito la Conca di Viarenna fu demolita durante i lavori di costruzione delle mura spagnole di Milano (1548-1562), venendo ricostruita tra il 1551 e il 1558.

Il Naviglio Vallone è stato completamente interrato contestualmente agli analoghi lavori di chiusura della Cerchia dei Navigli, ovvero tra il 1929 e il 1930, per necessità viabilistiche ed igieniche: queste ultime erano la conseguenza degli scarichi abusivi degli immobili costeggianti i canali, che finivano nella Cerchia dei Navigli anziché nella rete fognaria. Alla Conca di Viarenna s'interruppe così la via d'acqua che l'alimentava, e quindi è rimasta in secca.

Oggi rimane soltanto una lunga vasca con un’edicola, posta originariamente su uno dei lati, che, inciso su una lapide di marmo di Candoglia, riporta il decreto ducale che esenta dal pedaggio e dal dazio i barconi destinati al trasporto dei materiali per la costruzione del Duomo, con la formula “Ad Usum Fabricæ” (da qui si origina l’espressione “a ufo” per indicare chi non paga).
Sulla lapide si può leggere: “Una chiusa sotto l’epitaffio della Vergine Salvatrice costruita in pendio a causa di dislivello affinché le navi potessero andare da una parte all’altra della città con comodità, soggetta al fisco ed al tributo, Ludovico Duca di Milano diede in dono alla Fabbrica del Duomo nell’anno in cui sua moglie Beatrice d’Este morì, 1497”.
Con la copertura dei Naviglio Interno, verso la fine degli anni venti del Novecento, si è interrotta la via d’acqua e la conca è rimasta inutilizzata.

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