lunedì 23 agosto 2021

VENERANDA FABBRICA DEL DUOMO

 La Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano è la fabbriceria della cattedrale di Milano. Dal 1387, anno della sua fondazione, si è occupata della sua costruzione, del reperimento dei fondi e dell'amministrazione. Si adopera nella conservazione e nel restauro della cattedrale, nell'attività di custodia, di servizio all'attività liturgica, nella valorizzazione e promozione del monumento, provvedendo al reperimento delle risorse necessarie al suo mantenimento.

Il governo è affidato a un consiglio di amministrazione formato da sette membri, in carica per un triennio, due dei quali sono nominati dall'Ordinario diocesano, e cinque dal Ministero degli interno, sentito l'Arcivescovo. Dal 18 luglio 2017 il presidente è Fedele Confalonieri. che in data 20.11.2020 è stato riconfermato presidente per il prossimo triennio.

L'attività si articola in numerosi settori quali l'escavazione del marmo, la gestione dei cantieri, la gestione, il coordinamento e la comunicazione degli asset culturali (il Grande Museo del Duomo, l'Archivio-biblioteca e la Cappella musicale).

Fu istituita da Gian Galeazzo Visconti, allora signore della città, per provvedere alla costruzione della nuova cattedrale, la cui fondazione, fu appoggiata e promossa dall'Arcivescovo Antonio da Saluzzo. Il Duomo sorge laddove un tempo era situata la cattedrale di Santa Maria Maggiore ed è dedicato a Maria Nascente.

Ancor prima che il Duomo fosse completato (1965), la Veneranda Fabbrica affiancò alle operazioni di costruzione, l'attività di restauro. La conservazione del marmo, il cui mantenimento è compromesso dall'erosione dovuta agli agenti atmosferici e dall'inquinamento, necessita una costante attività di monitoraggio e manutenzione.

La prima occasione in cui la Veneranda Fabbrica del Duomo applicò il moderno concetto di restauro fu nel 1840. Ambrogio Nava, consigliere della Fabbrica, propose ed ottenne che la Gran guglia settecentesca fosse consolidata, scongiurandone così la demolizione proposta in alternativa.

Da allora l'attività di restauro è continua, perseguendo l'obiettivo di rispettare le strutture originali. Il restauro interessa ogni parte del Duomo strutturale e decorativa, sia all'interno che all'esterno della cattedrale. La cultura che sottintende il restauro conservativo del Duomo è quella della prevenzione, e non dell'emergenza: l'intervento, infatti, viene sempre preceduto dal rilievo dello stato conservativo e dall'individuazione delle cause del degrado. Si procede quindi con la pulitura, il consolidamento e, laddove indispensabile, con la sostituzione delle parti degradate.

Nella seconda metà del XX secolo la Fabbrica intraprende il restauro completo, strutturale e conservativo, di alcune complesse parti del Duomo. Gli anni sessanta e settanta, con la direzione dei lavori affidata all'Ing. Carlo Ferrari da Passano, vedono l'istituzione impegnata sulla facciata e con il secondo restauro eseguito sulla guglia maggiore.

All'interno della cattedrale, il complesso restauro statico dei piloni del tiburio valse alla Fabbrica alcuni riconoscimenti internazionali, cui si aggiunse la risistemazione degli organi e delle cantorie.

Sotto la supervisione dell'Arch. Ernesto Brivio furono restaurati, censiti e risistemati gli antelli delle vetrate del Duomo.

Negli anni ottanta, fu effettuato il consolidamento e il restauro delle volte interne, mentre il decennio successivo vide il restauro dell'abside affidato all'Architetto della Fabbrica, Ing. Benigno Mörlin Visconti Castiglione, che negli anni successivi si occupò di un secondo intervento sulla facciata e del terzo restauro della Guglia maggiore che ha interessato anche la statua della Madonnina.

In questi ultimi anni, la Fabbrica ha attuato un piano di manutenzione programmata e di studio dei fenomeni di degrado, per meglio attendere ai prossimi interventi. Dal 2013 sono state intensificate le operazioni di pulitura e restauro dell'interno del Duomo.



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