venerdì 17 settembre 2021

BORGO CAGNOLA

La Cagnola (La Cagnoeula in dialetto milanese) è un quartiere situato a nord-ovest del centro di Milano, appartenente al Municipio 8. 

In precedenza borgo rurale diviso tra i comuni dei Corpi Santi, di Boldinasco, che si trova nel tratto finale del Cavalcavia del Ghisallo, e di Villapizzone,  che poi nel 1869 furono annessi al quartiere di Musocco, e che nel corso del tempo nel 1923 è stato annesso al comune di Milano.

L’insediamento della Cagnola era già di notevoli dimensioni nel 1500, tanto da essere citato da un istrumento notarile a firma dell’arcivescovo di Milano, Cardinale Carlo Borromeo.

L'antico borgo della Cagnola era un piccolo borgo agricolo, diviso tra i Corpi Santi, Boldinasco e Villapizzone (questi ultimi annessi, nel 1869, a Musocco, a sua volta aggregato a Milano nel 1923). Viene citato già nel XVI secolo in un documento notarile, firmato dal cardinale Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, concernente l'erezione in parrocchia di Garegnano, che avrebbe aggregato Boldinasco, la Cagnola, Torchiera e ColombaraAll'epoca vi si trovava un'osteria e qualche bottega.

Cagnoeula nel dialetto meneghino, che il nome si ritiene derivare da un antico proprietario fondiario che portava questo cognome e che aveva terreni siti in quest'area.

Il borgo si sviluppava lungo l'antica via Varesina, al tempo chiamata dai Romani Mediolanum-Bilitio in quanto metteva in comunicazione Milano con Bellinzona.  

Partendo dalla Porta Tenaglia che oggi si chiama piazzale Biancamano, all'imbocco delle attuali via Bramante e viale Montello, giungeva fino a Saronno e Varese

Appena fuori dal borgo correva la strada del Sempione, che arrivava fino alla Svizzera. 

Sappiamo che la strada del Sempione già esisteva al tempo dei Romani come testimoniato da una epigrafe romana trovata nel comune di Vogogna, al centro della Val d'Ossola. 

Il paese era formato da alcune cascine, ognuna delle quali dipendeva da una diversa parrocchia e da differenti comuni: di quelle incluse nei Corpi Santi, due dipendevano dalla parrocchia di San Pietro in Sala e due dalla Santissima Trinità del Borgo degli Ortolaniche era sita tra Porta Tenaglia e l'Arco della Pace, quella inclusa nel comune di Boldinasco dipendeva dalla parrocchia di Garegnano Certosa e quella inclusa nel comune di Villapizzone dipendeva dalla parrocchia San Martino di Villapizzone.

A partire dagli anni venti del XX secolo l'area della Cagnola fu interessata da un processo edificatorio piuttosto intenso e della realtà rurale di un tempo sopravvivono oggi ben poche testimonianze.

Attualmente il Consolato degli Stati Uniti d'America sta per aprire la sua nuova sede nell'area dell'ex tiro a segno di piazzale Accursio, uno dei migliori esempi di architettura liberty di Milano.

 Il borgo era formato da diverse cascine ravvicinate, ognuna dipendeva da una parrocchia differente e da comuni differenti. Due dalla Santissima Trinità (Borgo degli Ortolani) e due a San Pietro in Sala di Milano, una a Garegnano Certosa ovvero Boldinasco e una a San Martino di Villapizzone. 

Alla Cagnola vi era già presente una cappelletta medievale, forse del Trecento, ma oramai in rovina e da lungo tempo impraticabile.

Gli abitanti del borgo sentirono il desiderio di costruire una chiesetta o un oratorio nel proprio territorio, così nel 1644 edificarono un oratorio che dedicarono a San Giovanni Battista, già appartenente a una vecchia cappella dell'Ordine degli Umiliati. Nella raccolta del Castello Sforzesco vi sono tre statue in marmo bianco appartenenti a questo Oratorio. Nel 1700 l’oratorio fu dotato di una torre campanaria, di una cappelletta e di un ripostiglio laterale, ma risultò ben presto troppo piccolo, misurava appena 10 metri per 7.

Già nel 1875 la chiesa era ben vecchia di 200 anni, per giunta si trovava, assieme ad altri edifici nel mezzo della nuova strada Varesina.

Di questa chiesetta oratorio, poi abbattuta, si perdono le tracce, non conservando né un dipinto né un disegno che la rappresentasse. L’incrocio dove si trovava la vecchia chiesetta di San Giovanni Battista allo sbocco di via Bindella sulle vie Bodoni e Varesina

Vi erano la Cascina Cagnola, la Curt Granda in via Bodoni (ora è un insieme disarticolato di vecchi edifici compresa la vecchia sede del partito di ‘sinistra’ della zona), poi la Curt di Finanzieer di fronte in via Bodoni (demolita, con torretta, sede di un asilo e di dazio, da cui il nome), la Curt del Primm sull’angolo Bodoni/Pacinotti c’è ancora ma è più recente, di fine ‘800 e per finire la Cascina Bindellina, che ha lasciato il nome alla via omonima che serpeggia ancora nel quartiere.

Vi era anche la storica trattoria dell’Ostone, collocata in un edificio rinascimentale proprio di fronte all’oratorio di San Giovanni Battista. 

Una nuova chiesa parrocchiale fu progettata nel 1886 e consacrata due anni dopo, mentre l'altra fu, come detto, abbattuta. La nuova chiesa subì notevoli danni per un bombardamento del 1943, poi, nel tempo si proseguì alla sua definitiva sistemazione e allargamento.

 Qui, di fronte all’osteria, in epoca incerta venne ritrovato un bellissimo crocifisso in rilievo su marmo, di fattura gotica sul fondo della roggia. Leggenda volle che il blocco di marmo scolpito galleggiasse sull’acqua, come un miracolo e subito fu raccolto e appeso nella vicina osteria dell’Ostone. Purtroppo il bel crocefisso è stato portato a Campione d’Italia nella Galleria Civica.

Nel1886,  il prevosto don Francesco Ongana incaricò l’architetto Alfonso Parrocchetti di disegnare una nuova chiesa parrocchiale. Nel frattempo la vecchia chiesetta venne definitivamente demolita data la sua estrema pericolosità e la sua ridotta dimensione. La nuova chiesa venne edificata e il 6 ottobre 1888 venne dunque consacrata. 

Della vecchia Cagnola rimane oramai ben poco, solo l’andamento di alcune vie testimoniano ancora la presenza dell’antico borgo, come la via privata della Bindellina, una delle antiche cascine che caratterizzavano la zona. Oppure le case che presero il posto della Curt Granda e che ancora si trovano sul posto, dove, lungo la via Giambattista Bodoni, sulla sinistra si apre una piazzetta che pare più un cortile.Quel che resta della vecchia Curt Granda in via Bodoni

Segnaliamo anche la bella villetta con giardino posta nella stessa via pochi metri più avanti al civico 19. Anche gli edifici all’angolo tra la via Pacinotti e Bodoni sono dell’epoca in cui ancora la Cagnola era un borgo.

In piazza Firenze (un tempo chiamato rondò della Cagnola) e via Caracciolo e via Bartolini si trova la Caserma Montello.

All’angolo tra la via Bartolini e la via Arimondi si trova una delle case “castello” sorte all’inizio del Novecento oggi hotel Mercure.

poco distante da via Plana si trova lo splendido Tennis Club Milano Alberto Bonacossa, progettato da Giovanni Muzio nel 1920.
In via Pacinotti si trova la palazzina liberty del Cinema Trieste del 1912. Diventato in seguito cinema Sempione.

Piazzale Accursio fa parte ancora del quartiere della Cagnola e in questa grandissima piazza a forma di ventaglio troviamo due gemme milanesi, il vecchio tirassegno e il distributore di benzina d’antan.

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