lunedì 6 settembre 2021

VILLAPIZZONE

Villapizzon in dialetto milaneseAFI[ˌvilapiˈsũː]) è un quartiere di Milano, posto nella periferia nord-occidentale della città, appartenente al Municipio 8.

L’insediamento urbano di Villapizzone ha origini molto antiche. La prima traccia storica che cita la località “Villabezone o Villa Bezonis” risale ad un cartario del 1179 ritrovato negli atti notarili del Comune di Milano, mentre alla Pinacoteca Ambrosiana in una pergamena del 1259 compare il nome di “Villabenzono”.

Per altri studiosi il nome “Villapizzone” deriva da Villa Opizzone: cioè dalla presenza di una villa della famiglia Opizzone che, stabilitasi nel 1700, deteneva estesi possedimenti.
L'origine della parrocchia di Villapizzone, inizialmente all'interno di un bosco, potrebbe risalire al VI secolo in quanto il suo nome deriverebbe da quello di Atanasio Piccione, monaco di origine greca, in fama di santità, che visse in questo luogo inizialmente chiamato Villa o Villaggio Piccione, da cui Villapizzone, ed il bosco esistente al tempo era localmente detto Bosco Piccione, o meglio conosciuto come bosco della Merlata. Atanasio guidava una comunità di monaci greci, secondo la testimonianza del monaco Giacomo Stella, che, nel 1530, fu rettore della chiesa di S. Martino, i monaci di Atanasio oltre a dare il nome al luogo ne disboscarono un'area per avere terreno di coltura attorno al quale sorse un piccolo villaggio con casolari agricoli ed un edificio di culto religioso Villapizzone viene nominata per la prima volta nel 1346.
Villapizzone fu Comune dal 1869 al 1923 quando viene accorpato al Comune di Milano.
Il territorio di Villapizzone apparteneva alla Pieve di Bollate dove, ancora prima del 1500, viveva la nobile famiglia Radice, proprietari di molti terreni e cascine.
Nel secolo XIV Martino, figlio di Francesco Resta Pallavicino, fu il capostipite della famiglia Resta di Villapizzone.
Nell'ambito della suddivisione del territorio milanese in pievi, apparteneva alla Pieve di Trenno, e confinava con Affori a nordest, con Musocco a nordovest, con Garegnano e Boldinasco a sudovest, e coi Corpi Santi a sudest. Nel 1771 contava 303 abitanti.

Nel 1768 l'imperatrice Maria Teresa d'Austria con un diploma investì Giorgio Giulini del feudo di Villapizzone permettendogli di appoggiarvi il titolo di Conte; alla morte di quest'ultimo, con la conseguente estinzione del ramo primogenito dei Giulini della Porta, il titolo passò al cugino Benigno (1820-1900) che era sindaco di Carugate.
In età napoleonica, dal 1808 al 1816, Villapizzone fu aggregata a Milano, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.

All'unità d'Italia, 1861, il paese contava 842 abitanti, era costituito da un piccolo borgo di case costruite attorno alla chiesa parrocchiale di San Martino, di fronte alla quale vi era la villa signorile, con parco, della famiglia patrizia Radice Fossati; nelle vicinanze si trovava un piccolo bosco, originariamente parte del bosco della Merlata di questo sono rimaste alcune piante, a lato di via Paolo Mantegazza, in un pezzo di terreno inglobato negli anni '60 nel giardino della scuola elementare Goffredo Mameli. Nel 1869 Villapizzone fu aggregata a Musocco, comune poi annesso a Milano nel 1923.; documenti attestano che in quel periodo il borgo fosse ancora dotato di cimitero, in seguito rimosso.

Dopo la Seconda guerra mondiale il vecchio borgo di Villapizzone è stato inglobato dalla crescita della città. Il toponimo, scarsamente noto per decenni, ha conosciuto una nuova diffusione a partire dall'apertura dell'omonima stazione ferroviaria, fermata delle linee del servizio ferroviario suburbano.

Nel borgo visse, durante il secolo XIX, Giovanni Moretti di origine contadina, divenuto quindi oste, commerciante e che in seguito ad una crisi mistica finì i sui anni vivendo in eremitaggio, scalzo, indossando una sorta di saio. Seppellito a Musocco, le sue spoglie sono state traslate nella chiesa parrocchiale di San Martino all'inizio del secolo XXI.

 Il centro storico del borgo è raccolto attorno alla chiesa di San Martino in Villapizzone, il cui presente edificio sorge nell'area ove venne costruito un primo edificio religioso probabilmente nel sesto secolo ad opera di un gruppo di monaci che disboscarono un'area del bosco.
Presso Villapizzone vi è la Scuola Materna (Via Console Marcello 9), al cui interno è presente un giardino molto ampio. In questa piccola porzione di terreno un tempo aveva le sue mura la Cascina Melgasciata  di origine cinquecentesca e originalmente contenuta nel bosco della Merlata che si estendeva a nord, che prende il nome dal termine dialettale "melgascia" con cui si indicava il fusto della pianta di granoturco. Questa osteria, probabilmente connessa con una cascina (oppure originariamente cascina), costituiva la base per una banda di briganti che infestava la zona.. Era questa un antico Cascinale risalente al XVI Sec. d.c. appollaiato fra le marcite e il fiume Nirone, che qui passava per scendere sino al cuore di Milano e il fontanile dal nome curioso che cela forse la storia stessa della cascina Cagadenari.

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