venerdì 4 febbraio 2022

QUARTIERE SARPI

Chinatown è il nome attribuito nel gergo comune e giornalistico a un quartiere del Municipio 1 di Milano (che si estende anche fin dentro il Municipio 8), per via della notevole concentrazione della comunità cinese e di esercizi commerciali gestiti da suoi membri. Formalmente detto quartiere Sarpi in riferimento all'omonima via, in passato, prima della presenza cinese, era noto come il Borgo degli Ortolani (originariamente, in dialetto milanese, il nome era Borgh di scigulatt cioè "borgo dei produttori di cipolle"). È compresa tra via Luigi Canonica e via Paolo Sarpi, nelle vicinanze di Porta Volta.

Era il 1920 quando nel triangolo formato da via Canonica, via Bramante e via Sarpi.

La presenza cinese a Milano ha avuto inizio intorno al 1920 con una massiccia immigrazione dalla regione dello Zhejiang, soprattutto dalla città di Wenzhou, dalla quale proviene circa il 90% delle persone cinesi residenti in Italia; provincia orientale costiera sita appena sotto Shanghai, un’area grande un terzo dell’Italia ma con (quasi) lo stesso numero di abitanti e caratterizzata da una natura prevalentemente montuosa e ostile all’agricoltura. Vennero reclutati dal governo francese come manovalanza durante la Prima Guerra Mondiale un gruppo tra i 40 e i 150 cinesi provenienti da Parigi giunsero nella città di Milano.

 Nel capoluogo lombardo scelsero una zona che, per il particolare tessuto urbanistico, favoriva la concentrazione di laboratori nei cortili delle abitazioni. Già durante il fascismo il quartiere era chiamato "quartier generale dei cinesi".

E in questo triangolo meneghino, già storicamente a vocazione commerciale, una sempre più massiccia immigrazione cinese trovò il terreno fertile per creare quella che nel tempo sarebbe diventata la nota Chinatown meneghina. Nella zona fino ad allora conosciuta come Borgo degli Ortolani, che ruotava intorno alla chiesa medievale e barocca della Santissima Trinità (demolita tra il 1950 e il 1960), 

Tradizionalmente , anche se la cosa non è veritiera, il primo cinese insediatovisi è stato il pellettiere Wang Sang (1919-2009), detto "Romanino", a Milano dal 1937, attivo anche nella mediazione culturale, citato dal poeta dialettale Sergio Gobbi nel verso Wang Sang prim cinese el derva bottega (Wang Sang primo cinese apre bottega).

Le prime attività, localizzate principalmente attorno a via Luigi Canonica furono legate alla lavorazione della seta, specialmente per la produzione di cravatte, favorita dalla vicinanza con gli impianti industriali del comasco. Durante la Seconda guerra mondiale la lavorazione venne convertita in quella della pelle, al fine di fornire cinture militari ai contingenti italiani e tedeschi. Il commercio, principalmente all'ingrosso, era sostanzialmente monotematico, concentrato soprattutto sull'abbigliamento e la pelletteria.

Dalla fine degli anni novanta inizia il boom: l'area diventa un punto di riferimento per i cittadini cinesi non solo di Milano ma anche del resto della Lombardia. Nascono così supermercati, erboristerie/farmacie e librerie, esercizi in grado di soddisfare le richieste di prodotti cinesi da parte di una clientela cinese. Dagli anni 2000 l'attività si fa via via più ramificata, comprendendo pressoché qualsiasi forma di esercizio commerciale, non più solo all'ingrosso ma al dettaglio: negozi di abbigliamento, telefonia, alta tecnologia, fotografia, ottica; inoltre nascono molti negozi che offrono servizi, come assistenza e riparazione computer e telefoni cellulari, servizi per gli immigrati, agenzie viaggi, parrucchieri, estetisti, internet point e KTV (karaoke cinese).

Parallelamente all'esplosione del commercio al dettaglio, dal 1999 si è assistito anche al massiccio incremento del commercio all'ingrosso, insediatosi progressivamente al posto dei dettaglianti italiani, grazie al pagamento di buonuscite molto elevate per subentrare nei loro locali; questi esercizi si espandono lungo via Paolo Sarpi e nelle strade adiacenti del quartiere Canonica-Sarpi-Bramante.Passeggiando nel quartiere di Sarpi si incontrano botteghe storiche di Milano come la Macelleria Sirtori, risalente al 1931, Cantine Isola, un’altra bottega storica milanese aperta nel 1896 dove popoli di bevitori si ritrovano per un calice di vino, l’aperitivo ma anche una serata di poesie in milanese. Per un buon pranzo a base di specialità cinesi un indirizzo molto in voga è il ristorante Hua Cheng in via Giordano Bruno, per il dessert c’è una golosa scelta da Pasticceria Martesana e PastiCherì di Lucia Stragapede, talentuosa allieva di Ernst Knam. 

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