L’attività cinematografica inizia il 4 dicembre 1948.
Nella seconda metà degli anni settanta la programmazione manifesta una particolare attenzione al genere del “poliziottesco”; in generale cala la qualità delle pellicole proposte e ciò prelude alla chiusura.
Il cinema si caratterizza per un ampio atrio a semicerchio -simile all'Astra con due scaloni che portano alla galleria, mentre la platea è posta sotto il livello stradale. D’estate la sala sfrutta l’impianto di aria condizionata del vicino hotel garantendo una temperatura perfetta. La gestione è della ditta Lodigiani, che, negli anni '50, segue anche Odeon, Puccini, Apollo, Dal Verme e Giardini. In seguito subentra la E.C.I. (Esercizio Cinematografico Italiano) di Roma, che segue molte sale milanesi tra cui: Giardini, Odeon, Puccini, Manzoni, Dal Verme, Impero, Cielo e Las Vegas. In cabina vengono utilizzate macchine Cinemeccanica a carboni.
La sua collocazione isolata, in una zona semiresidenziale destinata soprattutto a uffici e a sedi di uffici turistici, zona caratterizzata dalla presenza di pochi locali attigui (bar, pizzerie ecc.), gioca in modo sfavorevole poiché il Missori è tra le prime sale centrali a gettare la spugna; chiude il 30 gugno 1980. L’ultimo film programmato è Border Crossing (Leitch, 1979).
Il suo spazio è attualmente occupato da una banca.
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