Ubicato in via Vittorio Veneto n. 2, il locale (550 posti), proprietà dell’ingegnere Pietro Troubetzkoy, viene solennemente aperto il 12 aprile 1916 con il film Piccola ombra (Ugo Falena, 1916; con Bianca Camagni); alla serata inaugurale prendono parte numerose personalità (il prefetto, il console francese, il console inglese, il console russo... ).
Il locale rimase stabilmente adibito a proiezioni di seconda visione (nella scelta delle pellicole prevalgono i titoli di qualità e compaiono perfino film d’autore) fino alla seconda metà degli anni settanta quando la sala dapprima opta per una programmazione di tipo erotico e quindi - dal 1978 - si trasforma in cinema a luci rosse.
A partire dal 1998, dopo una radicale ristrutturazione effettuata dagli architetti Gae Aulenti e Carlo Lamperti, questa sede viene occupata dallo Spazio Oberdan, di proprietà della Provincia di Milano.
L’Oberdan è il luogo privilegiato del cinema d’arte a Milano.
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