Il convento accoglieva dodici zitelle e due inservienti, le quali seguivano le regole di S. Francesco, e attendevano ad allevare nobili fanciulle nella pietà cristiana e nei buoni costumi.
Dopo il 1636 nel convento, su disegno di Carlo Buzzi (già architetto della fabbrica del Duomo), fu eretta una chiesa pubblica, S. Maria di Loreto, ad una sola navata, con tre cappelle e la cui pala dell’altare maggiore rappresentava la Vergine di Loreto con S. Chiara e il Card. Federico Borromeo. Il monastero fu soppresso durante il periodo napoleonico; rimase tuttavia il conservatorio, destinato però alle orfanelle, ma esse pure nel 1841 passarono all’Orfanotrofio della Stella (le Stelline). Il monastero fu acquistato dai Fatebenefratelli di Porta Nuova, ai quali passò, quindi, anche la chiesa di S. Maria di Loreto abbattuta successivamente.
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