Il rappresentante più noto della famiglia: San Carlo Borromeo, venne tre volte in visita pastorale a Lambrate tra il 1569 e il 1573. In tutte e tre le occasioni officiò messa alla Cappelletta e non alla chiesa di San Martino. Secondo Pino Bellavita, è probabile che questa scelta sia stata fatta proprio per la vicinanza con la dimora di famiglia.
Demolita a fine settecento, della villa delle Rose rimane solo il vestibolo, oggi scarsamente riconoscibile perché inglobato, con un discutibile restauro all’interno di una struttura dell’Ospedale San Raffaele.
Ricordare il Vestibolo come era negli anni 70 (immagine all'inizio dell'articolo), quando la struttura era isolata e circondata da un po’ di verde con un orto e … un’altalena. La cosa poteva sembrare strana perché in quegli anni la casa era abitata da Pina, una signora anziana che viveva sola.
A Pina, che non aveva avuto figli i bambini piacevano e li ospitava volentieri offrendogli del the coi biscotti e facendoli giocare, appunto, sull’altalena.
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