lunedì 7 febbraio 2022

CASA BORROMEO

Si trovava all’inizio del vicolo, di fianco a Santo Stefano, ed era stata una delle proprietà di casa Trivulzio, di cui a pochi passi esisteva la principesca dimora ricordata da vari autori e finita in pezzi nel 1925. Questa era stata ceduta ai Borromeo, e nella seconda metà del Seicento era abitata dai «Famosissimi Nipoti» nonché «dall’illustriss. Sig. Conte Antonio fratello del già fù Sig. Cardinale Federico promosso alla porpora da Clemente X, Sommo Pontefice, dopo d’essere stato Nunzio alla Cattolica Maestà del Ré di Spagna Carlo Secondo; benché per di fuori questa Casa rassembri scema (priva) di modernità, non vi mancano nel suo interno appartamenti plausibili degni di ricettare eredi di Famiglia cosi Nobile, che in molti secoli seppe esporre al Mondo Eroi di stimatissima Fama, si ne’ maneggi di Principi secolari, quanto in quegli dell’Ecclesiastico Vaticano» [Torre, 1674]. Ma appena un secolo dopo, di tanta gloria le era rimasto soltanto il nome: vi abitava infatti S.A. il principe Sigismondo Kevenhüller. Ma conservava ancora «moltissime belle e rare cose a soda, e piacevole erudizione» [Bianconi, 1787]. In una barocca sviolinata di puro stile cortigianesco, il Bianconi trascura il palazzo, ornato di «scelte Pitture», ma ci informa di una ricca e pregevole raccolta numismatica che doveva essere ben nota nella Milano del tempo.
Inglobato nel moderno palazzo posto ad angolo tra la via Rugabella e piazza Erculea, è stato risparmiato e inglobato un interessantissimo rimasuglio diel Palazzo Borromeo in pietra.

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