sabato 1 gennaio 2022

PIAZZA FONTANA

 

La storia di questa piazza la possiamo far risalire all’epoca romana. Quando qui passavano le mura repubblicane erette a partire dal 49 a.C., quando Milano venne elevata al rango di municipium. Oltre alle mura vi era anche un fossato che passava al lato dell’odierno palazzo Arcivescovile e scendeva verso via San Clemente per sfociare nel laghetto di via Larga.

Come immaginabile la città si è espansa, nuove mura hanno inglobato anche questo luogo che col tempo si è arricchito di edifici.

Il primo palazzo Arcivescovile era un estensione del palazzo del Broletto vecchio o Arengo, del 1174, edifici posti accanto alla basilica metropolitana di Santa Maria Maggiore

Piazza Fontana è una piazza centrale di Milano, adiacente a piazza del Duomo e piazza Beccaria. Su di essa si affaccia l'edificio dell'arcivescovado della diocesi ambrosiana. Al centro vi è un'artistica fontana. Un lato della piazza è occupato dall'edificio in cui ha sede la Banca Nazionale dell'Agricoltura, dove, il 12 dicembre 1969, fu perpetrata la strage di piazza Fontana.

La piazza nacque di fatto sul finire del Settecento, con la riorganizzazione che il Piermarini fece degli spazi antistanti l'arcivescovado e la costruzione di una semplice fontana al centro (1780); alla piazza fu dato il nome provvisorio di Piazza Fontana, con l'idea di modificarlo in futuro.

Degli edifici che originariamente contornavano la piazza, si è conservato, dopo le distruzioni e gli sventramenti seguiti alla seconda guerra mondiale, solo l'edificio dell'arcivescovado. Il cinquecentesco palazzo del Capitano di Giustizia, che ora fa da quinta alla piazza sul lato est, era un tempo diviso da questa da un isolato di edifici, successivamente abbattuti.

In precedenza l'area era in gran parte occupata dal mercato ortofrutticolo (Verziere), che venne trasferito in una zona non molto lontana, l'attuale via Verziere. Il rifacimento della piazza ad opera del Piermarini comportò anche un rifacimento della facciata dell'arcivescovado, in cui vennero create ampie sagome di finestre, allo scopo di alleggerirne l'aspetto massiccio.

Nel 1807, in occasione dell'annessione del Veneto al Regno Italico, la piazza venne ribattezzata Piazza del Tagliamento, ma dopo la fine del Regno Italico la piazza tornò alla denominazione precedente.

Durante la Seconda guerra mondiale nell'agosto 1943 molti edifici attornianti la piazza furono pesantemente danneggiati o distrutti dai bombardamenti aerei alleati sulla città, che fortunosamente risparmiarono la fontana al suo centro.


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