Per un migliaio di anni Il verziere fu il mercato della frutta, verdura, dei fiori e altri generi alimentari e non, che per un migliaio di anni si è tenuto nel pieno centro di Milano. Il primo mercato, verzee in milanese, si trovava in Piazza Santo Stefano, nell'area dove venne poi scavato il noto laghetto. Intorno al XIII secolo venne spostato tra le due cattedrali dell'antica Milano, l'odierna Piazza Duomo. Azzone Visconti nel 1355 fa abbattere il Battistero e al suo posto vi sposta il verziere.
Nel 1606 il Conte De Fuentes, governatore di Milano, emana un proclama per spostare il verziere da Piazza del Duomo ai piedi della Porta Orientale, Porta Vittoria di oggi; nei fatti il verziere rimarrà in Duomo per quasi altri cent'anni, traslocando definitivamente solo nel 1684.
Il simbolo che la rappresenta maggiormente è la Colonna del Verziere che fu eretta nel 1580 come ex voto per la cessazione dell'epidemia di peste del 1577.In età longobarda l'area su cui ora sorge il Verziere era nota con il toponimo di "rauda" (terra da bonificare). Già prima del IX secolo era noto come Viridarium che mutò in Verzarium per poi assumere il nome attuale. Nel 1580 venne costruito un monumento votivo, noto oggi come Colonna del Verziere, quale ex voto per la cessazione dell'epidemia di peste del 1577, che fu completato nel 1673 con la collocazione della statua di Cristo Redentore che lo sovrasta. La statua fu scolpita da Giuseppe e Gian Battista Vismara su disegno di Francesco Maria Richini.
Nel 1776 il mercato ortofrutticolo di Milano, che era originariamente situato presso l'attuale piazza Fontana, di fronte all'Arcivescovado, venne spostato, prima nella vicina piazza Santo Stefano e poco dopo proprio attorno alla colonna.
Nel 1911 il mercato dal Verziere (strada che ancora oggi ne porta il nome) viene spostato più a est, a corso XXII Marzo, adiacente allo scalo merci di Porta Vittoria (Parco Vittorio Formentano) presso l'attuale largo Marinai d'Italia, ma la piazza continuò ad essere chiamata Verziere.
La vicinanza dello scalo ferroviario permise così al nuovo Verziere, che in quegli anni mutò anche il suo nome nel più italianeggiante Mercato Ortofrutticolo, di espandersi sia in termini di numero di venditori, ma anche in termini di compratori, rendendolo di fatto uno dei più importanti luoghi di compravendita del settore a livello nazionale.
L’area adibita a mercato, a differenza delle precedenti, era attrezzata proprio per offrire spazi espositivi adeguati per le persone e per la merce, con apposite costruzioni di cui oggi rimane solo un piccolo segno: la palazzina liberty realizzata nel 1908 dall’architetto Alberto Migliorini, che fu anche sede negli anni ’70 della compagnia teatrale del Premio Nobel Dario Fo.
In generale il mercato vendeva all'ingrosso, ma dal 1959 il sabato fu dedicato alla vendita al dettaglio.
Nel 1965 l'ortomercato fu trasferito nell'attuale sede di via Lombroso e il nome mutato in Mercati Generali.
Nel 1966 vi venne inaugurato, ad opera dello scultore Ivo Soli, il monumento a Carlo Porta che aveva scritto nel 1814 La Ninetta del Verzee, uno dei sui componimenti poetici più significativi che ha come protagonista proprio una venditrice del Verziere.
Nessun commento:
Posta un commento