appartenente al sestriere di Porta Vercellina.
I confini della contrada correvano dall'angolo tra via Orsole e via San Vittore al Teatro, dove confinava con la contrada delle Piscine, per continuare lungo via San Vittore al Teatro fino al suo incrocio con via della Posta, dove proseguiva fino a piazza Mentana. Qui confinava con la Nobile Contrada della Rosa. Il confine proseguiva fino all'incrocio tra via Cappuccio e via Circo, dove confinava con il sestriere di Porta Ticinese, per poi proseguire lungo via Cappuccio, via Vigna, via Brisa, via Santa Maria alla Porta e via Orsole.
Era originariamente chiamata contrada della Torre dei Moriggi per la presenza di un'importante torre di proprietà di una nota famiglia nobiliare milanese, i Moriggia. Esisteva anche una via della Torre dei Morigi, poi diventata via Morigi, che esiste ancora oggi. Questa torre, che è giunta sino a noi con il nome di Torre dei Moriggia, è inglobata nell'omonimo Palazzo. L'antica via della Torre dei Morigi era contraddistinta da due sezioni, la prima, quella verso piazza Mentana, all'epoca semplice slargo, era chiamata anche via San Lorenzo in Città, mentre l'altro tratto, quello verso via Santa Marta (all'epoca via Santa Marta delle Monache), era denominato anche via dei Belgioiosi. I due tratti, insieme a via Vigna e via Gorani, convergevano in un largo, chiamato largo della Torre dei Moriggi.
Nella contrada era situato palazzo Borromeo, che è giunto sino a noi. Per quanto riguarda l'origine del nome della famiglia Morigi, l'ipotesi più accreditata è che derivi dal termine dialettale milanese morigiö, ovvero "topolino", soggetto che è anche rappresentato sullo stemma della contrada. Quella che oggi si chiama via Morigi era un tempo conosciuta come la Contrada della Torre dei Moriggi. Il nome derivava da una imponente torre, di cui oggi è rimasto solo qualche resto, che si concludeva con una terrazza-belvedere sulla città. La posizione della dimora un tempo doveva essere sicuramente splendida; del resto la famiglia dei Moriggi, una delle più prestigiose della città, non aveva badato a spese per la costruzione dell'edificio. Ma la torre, nonostante l'aspetto delizioso, fece da sfondo a un violento episodio.
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