domenica 19 dicembre 2021

CALVAIRATE

Il nome Calvairate deriva dall'antica cappella dedicata a Santa Maria Nascente e al monte Calvario, in latino "mons Calvarius", fatta costruire da alcuni crociati di ritorno dalla Terra Santa probabilmente nel XII o XIII secolo, perché dei crociati tornando dalla Terra Santa qui, su una  leggera altura in una zona acquitrinosa, costruirono appunto, una piccola cappelletta dedicata alla Madonna Nascente e al Monte Calvario, forse nel XII o XIII secolo.

1920 circa

L'antico borgo agricolo, di cui è stata cancellata ogni testimonianza, si sviluppava nell'area attualmente occupata da piazzale Ferdinando Martini, e si centrava sulla locale parrocchia di Santa Maria Nascente, costruita nel 1581 per volere dell'arcivescovo Carlo Borromeo su progetto di Pellegrino Tibaldi,  si trova grossomodo tra Viale Umbria e Piazzale Cuoco. La zona era abitata da poco più di mille persone e faceva parte dei Corpi Santi di Porta Orientale. Il borgo di Calvairate fu poi annesso al comune Milano nel 1873.

Con l’espansione della città, il  piano Beruto (1884) non aveva considerato questo piccolissimo nucleo di casette e persino la graziosa chiesupola consacrata dal secondo Santo milanese e di origini antichissime venne ritenuta importante.

Nei primi decenni del Novecento anche quest'area di città iniziò ad espandersi. Il piano regolatore Pavia-Masera disegnò due grandi piazze (Martini ed Insubria), collegate da un ampio viale alberato (via Laura Ciceri Visconti), destinate a diventare il fulcro del quartiere circostante. Il nuovo piano urbanistico cancellò la chiesa cinquecentesca e la Giazzera de Calvairaa, la ghiacciaia più grande di tutta Milano. Nel 1912 fu costruito ad est del quartiere (odierno viale Molise) il nuovo macello della città, trasferito da piazza Sant'Agostino, in stile liberty dagli ingegneri comunali Giannino Ferrini e Giovanni Filippini venne portato a termine nel 1924 da Antonio Cecchi.

Poco prima nel 1911 era stato spostato il mercato ortofrutticolo, dall’antico Verziere (strada che ancora oggi ne porta il nome) a corso XXII Marzo, adiacente allo scalo merci di Porta Vittoria (l’odierno Largo Marinai d’Italia). L’area era occupata dal 1848 da un fortino austriaco, riconquistato dai milanesi dopo le cinque giornate. In generale il mercato vendeva all’ingrosso, ma dal 1959 il sabato fu dedicato alla vendita al dettaglio. Nel 1965 l’ortomercato fu trasferito nell’attuale sede di via Lombroso, a est di Calvairate.

L'area di Calvairate venne urbanizzata secondo le previsioni del piano Pavia-Masera del 1912. Inizialmente, a partire dagli anni venti, sorsero alcuni complessi di case popolari. Successivamente, fino al secondo dopoguerra, seguirono gli edifici di edilizia libera. L'area, ad alta densità edilizia, è comunque ricca di aree verdi ben disegnate e molto apprezzate.

Nel 1927 venne decisa la costruzione della nuova chiesa, completata nel 1929, che sorse sull'isolato compreso fra le vie Ennio e Lattanzio e che prese il nome della demolita Santa Maria Nascente con l’aggiunta della dedica a San Pio V. Dal 1965 ha sede in via Cesare Lombroso il mercato ortofrutticolo più grande d'Italia.

Oggi solo una via ricorda la presenza di questo piccolo borgo che si trovava su una strada che da piazza Beccaria, dietro al Duomo, conduceva nelle campagne a sud-est verso Monlué e Ponte Lambro. Al posto del borgo e della chiesa si trova oggi l’enorme piazzale Ferdinando Martini.


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