L'inaugurazione è avvenuta il giorno 8 dicembre 2012, con la conseguente intitolazione alla designer e architetta Gae Aulenti.
Come dalla vicina piazza Alvar Aalto, anche da Gae Aulenti si può godere ottimamente dello skyline di Milano. Sono visibili le Torri Garibaldi e gli adiacenti grattacieli del Bosco Verticale, il palazzo della giunta regionale lombarda, la Torre Galfa, la Torre Servizi Tecnici Comunali, il Grattacielo Pirelli, le torri residenziali Solaria, Solea, Aria e una porzione della Torre Diamante. Oltre a ciò, dal livello della piazza è possibile avere una visione d'insieme imponente dell'Unicredit Tower, che con i suoi 231 metri è il grattacielo più alto d'Italia.
Simbolo della Milano contemporanea, piazza Gae Aulenti è ambientazione di diversi spot e servizi fotografici, nonché di eventi musicali e sociali, anche grazie alla presenza dell'IBM Studios: spazio polifunzionale in legno e cemento al confine tra la piazza e la Biblioteca degli Alberi.
La piazza, situata nel Municipio 9 di Milano, è il centro nevralgico non solo del Progetto Porta Nuova e del Centro Direzionale, ma anche di una delle aree più ricettive della città, grazie alle presenza delle linee metropolitane M2 e M5, della Stazione di Milano Porta Garibaldi, sotto la quale transita anche il passante ferroviario, e di importanti strade come via Melchiorre Gioia. Trattandosi di una piazza pedonale è facilmente raggiungibile a piedi da cinque diverse direzioni:
- da nord mediante un viale pedonale che la collega a via Gaetano de Castillia, dove ha sede il Bosco Verticale;
- da ovest grazie a un'ampia scalinata provvista di ascensori che comunica con viale Luigi Sturzo e un sottopasso che conduce alla Stazione di Milano Porta Garibaldi;
- da est attraverso una passerella che, sorpassando via Melchiorre Gioia, la collega a piazza Alvar Aalto e il business district a cui fa capo la Torre Diamante;
- da sud per mezzo di un ponte pedonale che sorpassa via Gaspare Rosales conducendo in via Vincenzo Capelli e fino a Corso Como, oppure di una scalinata che si conclude in via Francesco Viganò;
- attraverso la Biblioteca degli Alberi, un ampio parco cuore simbolico della riqualificazione dell'area, un tempo degradata.
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