Qualcuno dice «andare a ufo» mentre per altri la formula più corretta è «andare a ufa», ma significa sempre la stessa cosa: scroccare. A Milano, la dicitura più giusta sarebbe con la A finale, e ora vi spieghiamo perchè.
Sono tanti i luoghi d’intesse storico e artistico dove il visitatore può perdersi fra quadri, statue e opere d’arte di valore inestimabile. Tanti angoli e luoghi dimenticati senza particolare valore artistico, ma in grado di regalare la strana sensazione di essere tornato indietro nel tempo, dove le lancette dell’orologio hanno smesso di girare e sotto la patina di oblio che li ammanta, è possibile coglierne tracce.
giovedì 7 ottobre 2021
ANDARE A UFA
L’origine, nonostante oggi abbia un’accezione tutt’altro che positiva, è nobile: si dice nacque alla Conca di Viarenna, costruita nel 1438 per superare il dislivello del Naviglio tra Sant’Eustorgio e Santo Stefano. Da qui passavano tutte le merci, e sempre qui pagavano dazio, ad eccezione dei blocchi di marmo destinati alla costruzione del Duomo, identificabili dall’acronimo A.U.F.A., ovvero Ad Usum Fabricae Ambrosianae. Da allora, chi va a uf(f)a – a sbaffo – non paga il dazio o il conto, appunto.
scritta che permetteva l'esenzione dai dazi. Da "AUF" è derivato il modo di dire "a ufo", che significa "gratis", "senza pagare".
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