martedì 28 settembre 2021

VIA MANZONI

 Nel 1800 la via era denominata la Corsia dei Giardini, grazie alla dominante mole della chiesa Santa Maria Del Giardino che si trovava in via Manzoni al posto di Via Romagnosi.

Era la stada per Porta Nuova chiamata al tempo Contrada del Giardino.

Oggi è una via del centro di Milano facente parte del cosiddetto Quadrilatero della moda e considerata una delle zone più lussuose, oltreché uno dei maggiori centri dello shopping dell'alta moda mondiale. Via Manzoni inizia in piazza della Scala e termina in corrispondenza degli archi di Porta Nuova, mentre il monumento, con la statua di Alessandro Francesco Tommaso Manzoni di Francesco Barzaghi, è collocato in piazza san Fedele, proprio in fronte alla chiesa di santa Maria della Scala in san Fedele..

La via fu immediatamente intitolata ad Alessandro Manzoni il giorno stesso della sua morte, il 22 maggio 1873; motivo dell'intitolazione fu che lo scrittore abitava nella vicinissima via Morone al n. 1168 (ora n.1) in una casa acquistata nel 1814 e il cui giardino quasi vi si affacciava.

Via Manzoni fa parte di quel gruppo di strade che indentificano “da sempre” Milano, se non come nome, almeno come tracciato. In precedenza infatti aveva due toponimi, il primo – contrada del Giardino – andava da piazza della Scala fino all’incrocio con la contrada della Croce Rossa e la contrada del Monte (oggi Monte Napoleone).

Il secondo tratto, dall’incrocio menzionato fino ai portoni di Porta Nuova si chiamava… corso di Porta Nuova, ovviamente! Solo a titolo di informazione, ricordo che la “nuova” via dei Giardini non esisteva, nemmeno come tracciato. Esiste però tutt’oggi il vicolo Giardino , a memoria del vecchio toponimo.

Via Manzoni è sempre stata ricca di negozi importanti e fra i numerosi locali pubblici non è possibile dimenticare il Motta Scala o l’Alemagna all’angolo con via Croce Rossa.

Ma il vero fiore all’occhiello della via Manzoni era rappresentato dal Caffè Ristorante Cova, una vera “istituzione” per Milano dal 1817. L’edificio originale venne distrutto dai bombardamenti del ’43 (Cova si trasferì in via Monte Napoleone dove è tuttora). Oggi di quell’angolo possiamo rivedere solo alcune immagini come questa che lo riprende dall’esterno, all’incrocio con la contrada San Giuseppe (divenuta anni dopo via Verdi).


Sul lato destro:

Sul lato sinistro:

  • al n. 7 l'Hotel Continentale
  • al n. 21 un edificio per uffici, costruito nel 1929 su progetto di Antonio Carminati;
  • al n. 29 il Grand Hotel et de Milan, costruito dal 1864 al 1865 su progetto di Andrea Pizzala;
  • al n. 31 l'Armani Hotel in un palazzo per uffici, abitazioni, negozi e cinematografo, costruito dal 1947 al 1948 su progetto di Enrico Agostino Griffini;
  • al n. 41 e 41a palazzo Borromeo d'Adda

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