martedì 28 settembre 2021

GALLERIE D'ITALIA

 

Le Gallerie di Piazza della Scala (o Gallerie d'Italia - Piazza Scala) sono uno spazio espositivo con sede a Palazzo Anguissola Antona Traversi, Palazzo Brentani ed il Palazzo della Banca Commerciale Italiana, nel centro di Milano.

Il palazzo fu realizzato tra il 1775 e il 1778 su progetto dell'architetto Carlo Felice Soave, originario di Lugano su incarico del conte Antonio Carlo Anguissola. L’architetto Soave, trasformò la dimora degli Anguissola in uno dei più eleganti palazzi nobiliari della città, apprezzato soprattutto per la finezza e la novità dei suoi appartamenti e delle decorazioni che li ornano. Nel 1817 il palazzo viene venduto ad un facoltoso borghese, l’avvocato Giovanni Battista Traversi, figura di spicco della società milanese del primo Ottocento, che nel 1829 incarica Luigi Canonica, il più noto architetto dell’epoca, di progettare il corpo del palazzo sulla corsia del Giardino, l’attuale via Manzoni. Il Canonica compone una facciata dove, su un basamento in granito, si eleva un ordine gigante di lesene corinzie di impianto palladiano che abbraccia i due piani superiori, concluso da un cornicione con un ornatissimo fregio a rilievi; disegna quindi un chiostro quadrato ad angoli smussati a modo di ottagono, con grandi colonne doriche di granito senza base, secondo la moda del tempo, e realizza il grande scalone d’onore.
L’interno si sviluppa in un trionfo di ambienti dotati ognuno di un tema decorativo differente, dove prevalgono dorature, finti marmi e bronzi, stucchi e specchi. Palazzo Anguissola divenne nel Novecento abitazione di Raffaele Mattioli, fondatore della Banca Commerciale Italiana. Negli anni Novanta vengono apportati nuovi restauri ad opera degli architetti Valle, Broggi e Burckardt. Qui vengono completamente recuperati i decori in oro, gli stucchi e i gessi.

La collezione Da Canova a Boccioni. Le collezioni della Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo attraversa un intero secolo di storia dell’arte: l’Ottocento italiano. Il percorso ha inizio con una magnifica sequenza di tredici bassorilievi in gesso di Antonio Canova ispirati a Omero, Virgilio e Platone, e si conclude altrettanto emblematicamente con quattro capolavori di Umberto Boccioni, fondamentali per comprendere il decisivo passaggio dal Divisionismo al Futurismo. Nella sale del museo si trovano le opere dei grandi maestri dell’Ottocento come Francesco Hayez, Francesco Filippini, Gerolamo Induno, Sebastiano De Albertis e Giuseppe Molteni.

Le opere d’arte della collezione Cantiere del 900.2 riuniscono un patrimonio proveniente dai diversi istituti di credito confluiti nel Gruppo Intesa Sanpaolo, e delineano un percorso culturale che attraversa tutto il Novecento. Nell’attuale raccolta vicende e protagonisti dell’arte italiana del XX secolo sono ampiamente rappresentati: dai quattro capolavori di Boccioni alle opere di Balla, Carrà, de Chirico, Funi, Mafai, Sironi, Rosai, Spadini, Tosi, Zanini (oltre a una importante presenza di autori del primo Novecento di carattere “regionale”), fino alla parte più cospicua che copre quasi tutte le tendenze proposte nell’arte italiana del secondo Novecento.


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