mercoledì 29 settembre 2021

VIA FRATELLI ZOIA

 Via Fratelli Zoia (due fratelli che partirono per la Grande Guerra e morirono nel 1916) è una lunga via che zigzagando collega via Novara con l’altra grande arteria che è Via delle Forze Armate. Nel suo percorso passa nel nucleo antico del piccolo paese che era Quarto Cagnino.

Via Fratelli Zoia inizia da via Novara come via a senso unico ben piccola. Era la strada che conduceva all’antico borgo. Dopo qualche metro, sulla destra, dietro ad un edificio del Comune, si trova il grande parco del Fanciullo, uno dei molti spazi verdi del quartiere. In lontananza incombono i lunghi stecconi (più di 360 metri) del quartiere Gescal di Quarto Cagnino, edifici costruiti nel 1973 da un gruppo di architetti coordinati da Vincenzo Montaldo.

All’incrocio con le vie Stanislao Cannizzaro e Luigi Zoja c’è una rotonda, realizzata nei primi anni 2000. Dopo la rotonda si entra nel nucleo antico del paesino di Quarto Cagnino.

Dopo la colonna con la croce si doveva trovare la chiesa si San Giovanni Battista decollato (via Fratelli Zoia 61), demolita dopo la Seconda Guerra Mondiale a causa di un incendio che la distrusse quasi completamente. Comunque già nel 1939, visto che nel quartiere oramai facente parte di Milano la popolazione progressivamente aumentava, venne inaugurata una nuova chiesa, Sant’Elena progettata dall’architetto Michele Marelli.

Dopo la curva la via (siamo all’altezza dei civici 72 e 75) si allarga per un bel pezzo, infatti qui ha lasciato il vecchio nucleo del borgo per attraversare la nuova Quarto Cagnino.

Dopo l’incrocio con via Rossellini e via Pio II ci troviamo dinanzi ad un piazzale, chiamato, della Cooperazione, dove nel 2014 sono state realizzate da parte del Comune delle case a edilizia convenzionata – 90 alloggi: due blocchi destinati alla proprietà (46 appartamenti) e uno all’affitto (28 alloggi a canone convenzionato e 16 a canone sociale).

A destra si trovano i campi sportivi dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Curie – Sraffa” mentre dopo un’altra curva ci troviamo, sulla sinistra altri campi e attività sportive. In questo tratto la via Zoia torna ad essere quasi una strada di campagna, che ci conduce ad una delle cascine milanesi più importanti, la cascina Linterno, cascinale con grande corte quadrata e chiesetta interna. Nella fase attuale costituirebbe l’ampliamento di un edificio agricolo del XIV secolo. 

L’espansione urbanistica come era immaginabile ha lentamente cancellato la vocazione agricola della zona, lasciando il manufatto ad un destino di degrado e abbandono.

Nel 1994 sfiorò la definitiva trasformazione in un residence. La trasformazione fu evitata grazie alla presa di posizione di numerosi intellettuali e cittadini in risposta all’appello dei soci fondatori dell’Associazione amici della Cascina Linterno, che da quell’anno opera per il pieno recupero del monumento.

Lasciato la vecchia cascina ci rimangono poche centinaia di metri per concludere all’incrocio con via delle Forze Armate, con un distributore di benzina da un lato e residenze del dopo guerra sull’altro.



Nessun commento:

Posta un commento

PARCO DEL CITYLIFE

CityLife vanta uno tra i parchi più ampi di Milano, ma soprattutto è ricco di opere d’arte che lo rendono un vero museo a cielo aperto tutto...