A Milano, in zona Scala, a lato di Palazzo Marino, esiste una piccola strada dal nome piuttosto curioso, via Case Rotte, ma perché questo bizzarro nome?
Via Case Rotte, quale nome strano per questa cortissima via che unisce piazza della Scala con Largo Raffaele Mattioli. Questa via (o quel che ne resta, visto che fino a metà ‘Ottocento era molto più lunga e arrivava sino all’attuale via Manzoni) rappresenta un pezzo importante di storia milanese che lentamente pare perdersi per sempre.
Per scoprire l’origine di questo nome, bisogna fare un salto nel tempo sino al 1200, quando in quest’area, oggi occupata da piazza della Scala, Palazzo Marino e il palazzo della Banca Commerciale Italiana, sede delle Galleria d’Italia.
Le famose soppressioni di Giuseppe II d’Asburgo attuate a cavallo del decennio 1780/90 decretarono la morte e la sparizione di centinaia di chiese e conventi a Milano e non solo. Una di queste vittime è stata la bellissima chiesa barocca di San Giovanni decollato alle Case Rotte.
Anzitutto il nome che nel 1865 venne accorciato in via delle Case Rotte che comprendeva la già contrada di San Giovanni alle Case Rotte. San Giovanni era la chiesa che vi sorgeva, alle spalle di San Fedele e a lato di Palazzo Marino, che diede il nome alla strada. Tutte le case dei Torriani furono saccheggiate e rase al suolo da lì il nome odierno della via delle Case Rotte.

L’altra parte del toponimo, quella che è giunta fino a noi, ricorda un episodio di feroce lotta politica cittadina, di cui furono protagonisti i della Torre (detti anche Torriani) e i Visconti, le due grandi famiglie che nel XIII secolo si contesero sanguinosamente il dominio della città.
All’incirca dove sorgeva il Palazzo dei Torriani fu per l’appunto costruita una piccola chiesa a cappella dedicata a Santa Veronica, la chiesa di San Giovanni alle Case Rotte.
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