martedì 7 settembre 2021

ARZAGA

 Arzaga (Arzaga in dialetto milanese) è un quartiere compreso all'interno del Lorenteggio.

Arzaga, per molti è solo il nome di una via, anche se in teoria comprendeva tutta la zona oggi più famosa col nome di Primaticcio (la stazione della metropolitana detta legge). Qui, fino agli anni Sessanta resisteva una delle cascine più importanti della zona ad ovest di Milano.
Oggi è un quartiere compreso all'interno del Lorenteggio.

Nonostante non facesse parte dell'antico comune di Lorenteggio, il quartiere di Arzaga è legato al primo ed è spesso considerato parte integrante di questo. La Cascina Arzaga era una cascina, oggi demolita, che sorgeva all'interno del comune dei Corpi Santi di Porta Vercellina, nelle vicinanze del confine con Lorenteggio.

Fino al 1966 (anno della sua demolizione) in via Arzaga sorgeva l'omonima cascina. Aveva origini quattrocentesche ed era riccamente decorata con il fronte in mattoni e due ali in pietra. Era formata da due cortili comunicanti fra loro. Il primo aveva un corpo di fabbrica disposto ad U con la casa padronale e gli alloggi dei contadini. Vi si accedeva dal grandioso portale d'ingresso ad arco a sesto acuto. Sullo sfondo la chiesetta che riproduceva in scala la chiesa di San Carlo al Lazzaretto. Il secondo cortile anch'esso porticato ospitava le stalle e i fienili. Sotto i portici una grande vasca scolpita in granito con due bocche di leone da cui sgorgava l'acqua faceva da abbeveratoio.

A cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta la zona compresa tra la via Soderini, via Arzaga e viale San Gimignano venne scelta da numerose famiglie di origine iraniana e fede ebraica per trasferirsi a Milano. In quegli anni vennero edificati nuovi stabili signorili, la maggior parte dei quali presenta ampie zone verdi e molto spesso campi da tennis e piscine privati.

In zona sono presenti la Scuola della Comunità Ebraica di Milano e la Scuola Giapponese di Milano, oltre all'oratorio sefardita-persiano Noam e alla Residenza per Anziani Arzaga gestita dalla Comunità Ebraica di Milano (che ha sede nell'edificio adiacente).

Al centro del quartiere possiamo dire che c’è la piazzetta dedicata ai Santi Patroni D’Italia, dove sorge la parrocchiale moderna e dove sorgeva il lato meridionale della cascina.
Spicca tra le architetture della zona il palazzo all’angolo tra Via Gio’ Ponti e Via Marcello Nizzoli progettato negli anni Novanta degli architetti G. Mario Oliveri, Paolo Viola e Giusi Giuliani. Si tratta di uno dei pochi edifici rimasti del periodo postmodernista, famoso per utilizzare elementi classicheggianti rivisitati in chiave moderna. La presenza dell’enorme timpano arancione con le figure classicheggianti di due fanciulle che versano da un’enorme giara l’acqua sull’ingresso corniciaio dallo stesso colore. L’effetto dell’insieme è decisamente esuberante anche se nel complesso, come tutte le opere dell’epoca, non ci pare un capolavoro.

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