Arzaga, per molti è solo il nome di una via, anche se in teoria comprendeva tutta la zona oggi più famosa col nome di Primaticcio (la stazione della metropolitana detta legge). Qui, fino agli anni Sessanta resisteva una delle cascine più importanti della zona ad ovest di Milano. La Cascina Arzaga era di origini antiche, forse quattrocentesche, ed era il punto di riferimento per tutto il Contado di Porta Vercellina. Si trovava nella campagna tra Milano, Baggio e Lorenteggio, e si presentava con una veste neogotica abbastanza inusuale per una cascina. La fronte era molto ampia ed era in mattoni con ai lati le due ali in pietra. Un grande barcone a sesto acuto consentiva l’accesso, come in una grande castello medievale. Il palazzo era a forma di U e l’ampia corte era occupata per tre lati da una loggia a grandi archi acuti dimezzati nella loro altezza in modo da consentire l’uso ad abitazioni civili, mentre il lato aperto verso la campagna era chiuso da una chiesetta ottagonale chiesa di San Carlo al Lazzaretto . A lato si trovava un’altra corte dove si trovavano le stalle. Si trattava di una stupenda cascina dall’importanza architettonica che non bastò a renderla immune dalle ruspe che una notte a metà degli anni ’60, venne abbattuta, provocando grandi proteste da parte della cittadinanza: un’altra vittima illustre “sacrificata” all’espansione frenetica della città nel periodo del cosiddetto “boom economico”. Peccato, almeno questa cascina la si poteva salvare.
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