martedì 21 settembre 2021

BAGGIO

 

Baggio è un quartiere con l'orgoglio di un comune che custodisce importanti edifici storici e deliziose villette in stile Liberty datate agli inizi del '900, che ne svelano un passato borghese. Lambito dal Parco delle Cave, una delle aree verdi più importanti di Milano, il quartiere si estende nella zona occidentale della città.
Le prime testimonianze storiche di insediamenti umani legati al territorio risalgono a un'epoca molto antica, con buona probabilità già di epoca celtica, sicuramente romana (IV secolo d.C). La prima testimonianza del toponimo Baggio è però molto successiva ed è utilizzata per la prima volta nell'873 d.C.

L'origine del nome Baggio ha diviso gli studiosi: qualcuno ipotizza derivi da una torre militare romana denominata Badalocum (bada al luogo) che doveva dominare le campagne e la strada per Novara; altri invece lo fanno derivare da un'abbazia o torre del terrapieno denominata badia aggeris, nome che successivamente si è trasformato in Badagio, Badaglo, Badaxio, fino all'odierna Baggio.
Nel 221 a.C. l'intero territorio venne conquistato dai Romani, i quali accompagnavano a ogni conquista un'intensa opera di civilizzazione che si traduceva nella costruzione di strade e centri abitati.
Secondo la tradizione nel punto più elevato della zona sorse, successivamente, una torre di guardia e di avvistamento che doveva dominare le campagne e la strada per Novara e Vercelli. In epoca medioevale tale punto fu denominato Baggio. 
Successivamente la cittadina rimase coinvolta in terribili distruzioni messe in atto dalle popolazioni barbare; nuove notizie di Baggio risalgono all'anno 881 d.C. quando il nobile Tazone promosse la ricostruzione del borgo e fece erigere sulle fondamenta dell'antica torre di guardia, distrutta completamente, una chiesa dedicata a S. Apollinare e un campanile. In epoca longobarda fu sede di una fara, ossia di una corte agricola fortificata, e nel 1162 diede rifugio ad alcuni milanesi fuggiti dalla città invasa da Federico Barbarossa. Nello stesso anno fu edificato, nei pressi della sopra citata chiesa, un imponente monastero. L'epoca d'oro di Baggio fu proprio tra il IX e il XII secolo, allorché la famiglia da Baggio, detta anche Baggi, ne fece un rilevante centro politico e militare. Tra i maggiori esponenti di questa famiglia vi fu Anselmo, divenuto papa nell'XI secolo col nome di Alessandro II.
Baggio, nel corso della sua storia, è sempre stata un'entità indipendente da Milano, con un'economia essenzialmente agricola. Con l'introduzione in Italia del gelso, nella seconda metà del XV secolo, i Baggesi si specializzarono nell'allevamento dei bachi da seta; il territorio fu quindi, per un lungo periodo, legato ad attività agricole e tessili e le cascine diventarono il simbolo della rinascita economica. Nel 1771 il Comune di Baggio contava 787 anime. L'età napoleonica portò convulsi cambiamenti: nel 1798 Baggio venne designata sede di un effimero distretto mai veramente attivato, nel 1809 annesse Seguro per poi perderla nel 1811 in cambio di Cesano Boscone e Muggiano, che portarono il Comune a 1 154 abitanti. Furono gli austriaci ad annullare il tutto nel 1815.
Nel 1861 Baggio aveva una superficie di circa 400 ettari e una popolazione di 1251 abitanti. Nel 1869 furono annesse a Baggio due borgate circostanti, Sellanuova e Muggiano. Con il progresso industriale sorsero concerie e filande, una cooperativa edile e una cooperativa di consumo. A causa del sovraffollamento e degli affitti gravosi di Milano molti lavoratori si trasferirono progressivamente a Baggio, dove i terreni per costruire e le case costavano poco. Così Baggio passò da circa 4 000 abitanti nel 1901 ad oltre 6 100 nel 1921: un aumento considerevole, nonostante la decimazione causata dalla Grande Guerra e dall'epidemia di spagnola. La strada principale che collegava Baggio con Milano era chiamata "Baggina". Questa strada era percorsa a piedi ogni giorno dagli operai diretti verso le prime industrie della città; questo avvenne fino al 1913, quando venne realizzata la prima linea tranviaria per Baggio, la stessa che a partire dal 1927 venne numerata con il famoso 34. La vita politica della vecchia borgata si svolgeva in piazza Cesare Stovani, dall'operaio tipografo socialista che fu eletto sindaco a furor di popolo nell'infuocato 1919 fino all'avvento del fascismo.
Con un decreto reale firmato a Racconigi da Vittorio Emanuele III e siglato da Mussolini il 2 settembre 1923, Baggio fu annessa a Milano insieme ad altri dieci comuni. Dall'aerodromo di Baggio il 15 aprile 1928 partì la spedizione del generale Umberto Nobile per la sua seconda e tragica spedizione alla conquista del Polo Nord con il dirigibile "Italia".
Baggio è famosa  per il detto ANDA' A BAGG A SONA' L'ORGHEN e per la Corsa degli asini

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