Un tempo, vi si affacciava la chiesa dedicata a S.Maria della Rosa, che dava anche il nome alla piazza.
Qui aveva le sue vetrine il famoso bar-bottiglieria Scottum, dal nome del liquore inventato dal suo proprietario.
Nel 1906, al centro della piazza, fu inaugurato il monumento dedicato all'avvocato socialista Felice Cavallotti, opera dello scultore Ernesto Bazzaro.
Dopo la seconda guerra mondiale, per rimediare alla distruzione (dovuta ad un bombardamento) di un altro monumento, quello dedicato a Giacomo Medici del Vascello, situato in via Marina, dai depositi comunali venne recuperata l'opera al Cavallotti, che dal 1953 potè così rivedere la luce ed essere ammirata, seppur in un diverso contesto cittadino.
Un'ultima curiosità: sul muro del fabbricato che fa angolo con la via Cantù, è murata la targa commemorativa dedicata ad Amatore Sciesa (erroneamente indicato come Antonio), fucilato dagli Austriaci il 2 agosto 1851, che qui aveva dimora con la famiglia (e che, scortato al patibolo, avrebbe pronunciato la famosa frase: "Tiremm innanz", al gendarme che in cambio di una delazione gli prometteva salva la vita e denaro).
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