
La denominazione dell’Albergo riprendeva anche la suntuosa vista di Piazza della Scala verso Palazzo Marino, realizzato nel 1558 e commissionato da un ricchissimo banchiere genovese Tommaso Marino che, poi, ne fece dono di nozze alla giovane moglie. Ne aveva ben donde, avendo, all’epoca del matrimonio, la venerabile età di 71 anni… In realtà andò che il Marino ebbe il tempo di sperperare in città tutta la sua fortuna per passare a miglior vita a ben 97 anni! E qui un’altra chiosa: la celebre Monaca di Monza non era nient’altro che sua nipote Marianna Levya, che ricevette, come lascito, una porzione del palazzo, oggi sede del Comune di Milano. Insomma il Marino Scala ha sempre goduto di uno status prestigioso e di un riconoscimento particolare, al punto che, ancora oggi, qualche anziano taxista ama ricordare che i clienti più munifici erano quelli che si portavano al Marino Scala.
L’albergo cessò la sua attività negli anni ’80 e il marchio fu stato comprato e depositato dalla Famiglia Trussardi, che aveva acquistato il palazzo anni addietro occupandone a favore della Maison di Moda il piano terra; e destinando il primo piano al famoso ristorante stellato.
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