venerdì 28 gennaio 2022

VIA CARLO FARINI

Luigi Carlo Farini che ha dato il nome alla via. Nasce in terra emiliana, fu medico, storico e politico italiano, per breve tempo anche Presidente del Consiglio del Regno d’Italia tra il 1862 e il 1863. Come medico, oltre alle cure ai malati, si dedicò anche allo studio e alla cura del Tetano, della Pellagra e sulla Rabbia. Muore in miseria nell'ospedale – manicomio in provincia di Torino.

Per capire il perché della via Farini dobbiamo risalire al 1880 quando, all'interno dei Bastioni, cioè alle cinte murarie attorno alla città, quella spagnola per essere precisi, fu aperta Porta Volta, per permettere di raggiungere dalla città il Cimitero Monumentale, oltre che la strada per Como, appunto l’attuale via Carlo Farini. 

Oggi il piazzale di Porta Volta è piazzale Baiamonti. La nostra via era vicina al famoso “Quartiere Isola”, separata da una barriera di binari dove si stava costruendo la ferrovia e dai fiumi Seveso e Martesana, che in seguito saranno interrati. La via Farini, a un certo punto, passava sotto i binari poiché sopra, precisamente sul “Ponte della Sorgente”, transitavano i treni, demolito e al suo posto è eretto il “Cavalcavia di via Farini”, in seguito modernizzato.

Chi giunge sulla via non può non vedere una torre tutta ricoperta di mattonelle colorate, rivestimento effettuato in occasione dei mondiali di Italia ‘90, oggi è conosciuta come la Torre Arcobaleno. Non lontano dal Cimitero Monumentale e dalla Stazione di Milano Porta Garibaldi, sorge il santuario di Sant’Antonio di Padova, precisamente alla confluenza di Via Pietro Maroncelli e via Carlo Farini. 

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