Fu costruito negli anni settanta contemporaneamente all'urbanizzazione dell'area, che tuttora presenta una forte connotazione agricola. Gli dà il nome la via Teramo, alla Barona, che porta all'attuale ingresso di via Campari.
In zona sono presenti svariate cascine, tra le quali la Battivacco,[1] la Boffaloretta e la Boffalora, e il parco confina a meridione, separato da una roggia, derivata dal Naviglio Grande e che sfocia nel Lambro meridionale, con quello agricolo Sud Milano e a ovest con un gruppo di orti comunali e il Ronchetto sul Naviglio. Gli strati argillosi a pochissima profondità creavano le condizioni, per le acque irrigue provenienti dal vicino Naviglio Grande, di formare fertili e ampie marcite.
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