giovedì 6 gennaio 2022

CASCINA VILLA LANDA

 

Cascina Villa Landa, che forse era in origine un borgo medievale (Villa Adrado nel 1170, Villadelardi nel 1212), scomparso con la chiesa di Sant’Antonino, ivi citata alla fine del Duecento. Sita al civico 142 della via Corelli, Villa Landa risulta già nella mappa della Pieve di Segrate del 1569 e nella successiva carta seicentesca del Claricio. Il catasto teresiano la raffigura di fianco alla cascina Case Nuove (di cui parleremo tra poco) tra una distesa di prati. La proprietà è costituita da due corpi ad L (uno dei quali di dimensione maggiore rispetto all’altro) che si affacciano su aree di pertinenza distinte, separate dalla via Salesina ed oggi appartenenti a due diverse proprietà.

La cascina è attualmente in condizioni alquanto degradate, in quanto già dagli anni ’70 del ventesimo secolo buona parte degli edifici erano stati demoliti oppure erano crollati. In seguito, dopo la demolizione dell’edificio sul fronte nord, adibito a stalle, non sono più stati visibili neppure gli elementi costitutivi della grande stalla: le finestre, ricavate sul muro di cinta in corrispondenza delle mangiatoie, e le basi dei pilastri dalle quali era possibile individuare lo schema strutturale dell’edificio che delimitava il lato nord della corte. Sul lato sud non si notano più neppure i resti di un rustico crollato di schianto nel 1975, a causa, pare, di un aereo decollato dal vicino aeroporto di Linate. Dell’antica struttura rimane il corpo delle abitazioni, con annessi alcuni locali per magazzini e depositi, che si affaccia sulla via Salesina, in buone condizioni. Di fronte ad esso, la cascina detta Villanda su alcune carte, e Villa Landa II su altre, in realtà parte orientale della Villa Landa, vanta uno stato di conservazione decisamente migliore, ed è anch’essa abitata. Spostandosi poco a sud, al termine della via omonima, si trova la cascina Salesina (il cui nome deriverebbe dal “salice”), all’interno del territorio del Parco ma di proprietà privata, che è utilizzata per attività agricole e come residenza del contadino. Essa consiste di numerosi edifici, di epoche diverse, posti attorno all’aia centrale; l’edificio più antico è lievemente obliquo rispetto al perimetro dell’aia.

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