Dal cosiddetto "binario 21", al quale in precedenza erano caricati e scaricati solo i treni postali, centinaia di ebrei, partigiani e deportati politici venivano caricati su vagoni bestiame diretti ai campi di Auschwitz–Birkenau, Mauthausen, Bergen-Belsen, Ravensbrück, Flossenbürg, Fossoli e Bolzano. Si conosce il numero dei convogli RSHA partiti dal Binario 21, che furono 20 (12 di soli ebrei, 5 di politici e 3 di misti); si hanno invece solo dati frammentati circa i deportati, ad esempio è certo che in un convoglio partito nel gennaio 1944 si trovavano 605 passeggeri, dei quali si conosce anche la sorte.
Il memoriale, promosso dalla Fondazione Memoriale della Shoah, presieduta da Ferruccio de Bortoli, è stato inaugurato il 27 gennaio 2013. Attualmente la carica di presidente è ricoperta da Roberto Jarach.
Il Memoriale è posto su due piani, uno terreno e l'altro interrato, e occupa un totale di 7.060 m². Il luogo è sotto il piano dei binari della Stazione di Milano Centrale. L'accesso è a livello della strada in via Ferrante Aporti, rinominata in quel tratto "Piazza Edmond J. Safra" in onore del filantropo di origine ebraica. La fondazione omonima intestata a Safra è stata tra i principali finanziatori della costruzione del memoriale.
Paragonabile ai pochi luoghi "reali" delle atrocità naziste ancora esistenti in Europa, il luogo del memoriale e l'adiacente binario conosciuto come 21, sono stati definiti "un grande reperto", una sorta di "scavo archeologico".
Il cosiddetto "binario 21" è un'installazione della memoria di Milano collegato alla Shoah e alle persecuzioni di cittadini italiani, di origine ebraica, perpetrate durante la seconda guerra mondiale per mano nazifascista in esecuzione delle leggi razziali fasciste del 1938. Dal "binario 21" partirono anche diverse centinaia prigionieri politici antifascisti reclusi nel carcere di San Vittore di Milano.
Fu da tale binario ferroviario, parte dell'insieme di binari merci della stazione di Milano Centrale, che il 30 gennaio 1944 circa 650 ebrei tenuti in prigionia nel carcere di San Vittore vennero avviati ai campi di Auschwitz-Birkenau; solo ventidue riusciranno a tornare vivi dal lager. Altri 14 convogli partirono anche per i campi di Mauthausen, Bergen Belsen, Fossoli e Bolzano. Secondo i siti ufficiali della Fondazione del Memoriale della Shoah e delle Ferrovie dello Stato Italiane il cosiddetto binario 21 sarebbe l'unico luogo rimasto intatto nell'Europa teatro delle deportazioni, sebbene centinaia di scali analoghi furono usati in tutta Europa e non esista una statistica sul loro effettivo stato di conservazione.
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