Nella primavera, Giuseppe Colombo, con il sostegno di alcune banche, fonda a Milano un Comitato Promotore per l'Applicazione dell'Energia Elettrica in Italia. A luglio, acquisisce dal Comitato milanese i brevetti sviluppati negli Stati Uniti da Thomas Alva Edison e assume la denominazione di "Comitato per l'Applicazione dell'Elettricità “Sistema Edison” in Italia".
Si decide di costruire una centrale elettrica nel cuore di Milano. Per fare questo, il Comitato Edison acquista il vecchio Teatro di Santa Radegonda. Iniziano i lavori di demolizione del teatro e la costruzione della nuova centrale, al cui interno troveranno posto le dinamo "Jumbo" che Colombo ha personalmente acquistato negli Stati Uniti. Sarà la prima centrale termoelettrica dell’Europa continentale.
L'8 marzo viene data tensione alla neonata rete. Il 28 giugno viene illuminato il Teatro Manzoni, in piazza San Fedele, mentre la notte di Santo Stefano, il 26 dicembre, in occasione della prima de "La Gioconda" di Amilcare Ponchielli, i generatori della Centrale di Santa Radegonda illuminano il Teatro alla Scala.
Il 6 gennaio viene costituita a Milano, con capitale sociale di 3 milioni di lire, la "Società Generale Italiana di Elettricità Sistema Edison".
Si inizia, in via sperimentale, per concessione del Comune di Milano, il servizio di illuminazione pubblica con lampade ad arco.
Viene stipulata la convenzione con il Comune di Milano per il servizio di illuminazione pubblica. Questo servizio cesserà nel 1905. Inizia la costruzione di una centrale termoelettrica posta a Milano in via G.B. Vico.
Il 2 novembre viene avviato l'esercizio sperimentale della prima linea tranviaria elettrica di Milano, di circa 3 chilometri, tra Piazza del Duomo e Corso Sempione.
E' stipulata con il Comune di Milano la convenzione ventennale per l’esercizio della rete tranviaria cittadina. Il servizio cesserà il 31 dicembre 1916. A Milano entra in esercizio una nuova centrale termoelettrica in località Porta Volta.
Viene inaugurata la centrale idroelettrica Bertini, oggi dedicata alla memoria di Angelo Bertini. Le macchine generatrici installate (9.500 Kw) sono per l’epoca le più potenti d'Europa. La centrale è collegata a Milano con una linea elettrica lunga 32 km. E' la prima volta che una tensione di tale potenza, elevatissima per l’epoca (13.500 Volt), percorre una tale distanza per essere sfruttata in un luogo diverso da quello di produzione.
Nessun commento:
Posta un commento