Ha un aspetto puramente neoclassico. Presenta un prònao tetrastilo sorretto da quattro colonne in granito. L’aspetto semplice è dominato dall’esile campanile posto a destra del presbiterio.
L’interno presenta una pianta a croce greca al cui centro si trova una vasta cupola. Le linee rette e le curve, gli archi e le lesene di giusta proporzione architettonica, corrono leggeri e snelli, così che ne deriva una piacevole armonia di profili e di piani (come scriveva il Ponzoni).
Fu decorata nel 1872 dal pittore Luigi Tagliaferri di Lecco. Le lesene sono stuccate a finto marmo liscio mentre i capitelli, d’ordine ionico, recano dorature.
I quattro pennacchi della cupola recano gli Evangelisti. Nel centro della cupola venne affrescata la gloria di San Silvestro; peccato che simile affresco, buono per la concezione e il disegno, sia troppo debole di colore.
L’altar maggiore e la balaustra sono in marmo. L’altare a destra reca un’antico Crocifisso scolpito in legno, e quello a sinistra ha una statua, pure in legno, della Madonna del Rosario, scolpita del 1867.
A questa chiesa è legata la memoria del Pontefice Giovanni Vincenzo Antonio Ganganelli, divenuto Clemente XIV nel 1769: il quale, quando era ancora Frate Lorenzo dei Minori Conventuali, era passato in questa chiesa, prima della ricostruzione attuale, predicando, e dal soglio pontificio si era ricordato del S. Silvestro al Ronchetto sul Naviglio, mandandovi, di suo pugno, indulgenze e concessioni speciali.
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