In questa zona c’erano conventi e bordelli e precisamente in via Fiori Chiari e Fiori Scuri, ma in via Fiori Scuri cè l'orto botanico di Brera, gestito dall’Università degli Studi e aperto al pubblico.
In questo piccolo angolo del centro di Milano ci sono storia, natura, scienza e anche eventi come il Fuorisalone.
Anticamente era l’orto di un importante convento dei Gesuiti, che qui, tra l’altro, coltivavano le erbe medicinali per la cura dei malati. Le fornivano anche alla Farmacia di Brera, una delle prime di Milano, fondata nel 1591, attiva ancora oggi e nella quale possiamo ammirare scaffali di legno scuro e vasi d’epoca.
Quando Maria Teresa d’Austria confiscò il convento, l’Orto, nel 1774, diventò un’istituzione pubblica a scopo scientifico e didattico per preparare medici e farmacisti all’utilizzo delle erbe officinali.
Oggi entrare in questo orto, diverso in ogni stagione, è come vedere i cicli della natura. Possiamo passeggiare tra aiuole e vialetti con collezioni diverse di piante, dalle officinali alle bulbose, alle aromatiche… sotto alberi d’alto fusto, come il gigantesco tiglio di 40 metri, un glicine in piena fioritura che si arrampica verso l’Osservatorio Astronomico dal quale Giovanni Schiaparelli, magari dopo aver guardato i fiori del nostro orto, scrutava il cielo e cercava di conoscere Marte.
Una parte di questo orto, l’arboreto, è tuttora in restyling. Vi vivono, da quasi 250 anni, due giganteschi Gingko Biloba, venuti dall’Oriente, che sono un po’ i decani di questo giardino, tanto che la loro foglia stilizzata ne è il logo.
Nessun commento:
Posta un commento