venerdì 29 ottobre 2021

BRERA

La zona ricalca il nome di via Brera. Il nome Brera deriva da braida: terreno incolto, ortaglia. Da questa parola deriva anche braidense, associato all'omonima biblioteca. Gli artisti che fin dal XIX secolo gravitavano attorno all'Accademia di Belle Arti hanno trasformato il quartiere in uno dei più caratteristici di Milano.

Un tempo l'accesso principale da fuori città a Brera era costituito dalla Pusterla Beatrice, che si trovava al termine dell'attuale via Brera, praticamente su via Pontaccio.

L'area è idealmente delimitata da via Pontacciovia Fatebenefratellivia dei Giardinivia Monte di Pietàvia Ponte Vetero e via Mercato. Tutto ciò che rientra all'interno di quest'area (incluse le strade appena citate) fa parte del quartiere di Brera. Le vie più importanti sono ovviamente via Brera (con la sua Pinacoteca di Brera, l'Accademia di Belle Arti e la Biblioteca nazionale braidense, oltre alla Galleria d'arte moderna Il Castello), via Fiori Chiarivia Fiori Oscuri, via San Carpoforovia Madonninavia del Carminevia Ciovasso e via Ciovassino.

Il Palazzo di Brera, dapprima convento trecentesco appartenente agli Umiliati e che si collocava ai confini dell'area cittadina (da ciò il sostantivo braida, ossia incolto) e successivamente ai Gesuiti, fu trasformato nel XVII secolo dall'architetto Francesco Maria Richini. Nell'opera ebbe un ruolo anche Giuseppe Piermarini, che si occupò, tra le altre cose, del portale di ingresso su via Brera e del cortile. Nel 1773 divenne proprietà dello Stato austriaco, che ne dispone l'utilizzo per istituti culturali: l'Accademia di Belle Arti e la Biblioteca nazionale braidense. Nel 1859 nel cortile fu collocata una statua in bronzo raffigurante Napoleone.

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