Già poco dopo l’anno 1000 si ricorda la fondazione di una cappella dedicata a San Nicola, nei pressi di un antichissimo cimitero, nella località “Dergani”, poi diventata Dergano e in dialetto Derghen, che si trovava alla terza pietra miliare della strada che univa la seconda città dell’impero, Milano, a Como.
In un testamento del 12 dicembre 1186, dove il presbitero Stefano, della chiesa di San Pietro in Daverio, lascia alcuni beni dopo la sua morte, alla chiesa di San Vittore di Varese, viene citato come testimone un certo “Iohannes de Dergano”.
La chiesa di San Giorgio e Nicolao di Dergano è attestata come “capella” alla fine del XIV secolo. Non era Parrocchia ma dipendeva dalla Chiesa plebana di Bruzzano; era lunga 12m e larga 6m. Verso il 1450 fu modificata da complessi restauri e ampliata. Venne eretto anche il campanile restaurato poi nel 1925. Nel 1564 la Chiesa di S. Nicola in Dergano fu elevata a Parrocchia da S. Carlo Borromeo, che ne nominò il primo Parroco don Antonio Albertini.
Tra XVI e XVIII secolo la parrocchia di San Nicola di Dergano è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Bruzzano.
Il 28 gennaio del 1604 il cardinal Federico Borromeo (quello dei Promessi Sposi) venne a consacrare una campana.
Il 16 dicembre 1697 il rione di Dergano fu concesso dal governo spagnolo in feudo ad Andrea Imbonati: insieme a Derganino, Cassina Amata, Cassina Nuova De’Dugnani.
Nel 1756, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di San Nicolao vescovo di Dergano era costituito dal parroco; il popolo assommava a 276 anime complessive, di cui 200 comunicati; nella parrocchiale era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento, eretta dall’arcivescovo Carlo Borromeo e confermata nel 1712 da Genesio Calchi vicario capitolare; esisteva inoltre la confraternita del Santissimo Rosario, eretta o confermata il 4 febbraio 1629 da Pietro Maria Ricci di Santa Maria delle Grazie, i cui iscritti avevano facoltà di portare l’abito di colore rosso.
Nel 1768 gli abitanti erano 372, con un sacerdote che officiava nella Chiesa di S. Nicola. Il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 390.
Il 25 ottobre 1797 per festeggiare la proclamazione della Repubblica Cisalpina di Napoleone fu eretto l’albero della libertà e tutti i derganesi vi parteciparono. Nel 1799 le truppe austro-russe occuparono Dergano sfruttando i già poveri derganesi. Più tardi il maresciallo Radetzky lasciò in dote a sua figlia la “Cassinetta di Dergano”.
Nel 1808 un violento uragano si abbattè su Dergano rovinando la facciata della Chiesa. In seguito a questo disastro nel 1810 la Chiesa fu nuovamente ampliata e il Comune vi concorse con la spesa di £. 735. Nel 1811 venne costruito il primo oratorio.
Fino al 1834 la Chiesa era dedicata a S. Nicola di Bari; da quell’anno fu aggiunto quale patrono titolare anche S. Giorgio.
Nel 1885 venne corredata anche di 5 campane e nel 1899 la chiesa venne nuovamente ampliata. L’interno era ad unica navata. L’altare maggiore e le balaustre in marmo furono regalate dalla comunità di Milano nell’anno 1808; vi era un antico e marmoreo fonte battesimale; l’altare a destra aveva, in una nicchia, una statua in legno, della Madonna, ricavata da un albero da frutta cresciuto in un orto del vecchio quartiere, rivestita poi di un ampio e ricco abito di seta candida, finemente ricamata in oro e fiori. Nella cappella di sinistra, vi era in una nicchia la statua del Sacro Cuore, in legno della Val Gardena (dimensioni della chiesa di allora: lunghezza 28m, larghezza 11,50m). All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Bruzzano. I parrocchiani erano 3000, compresi gli abitanti delle frazioni di Cascine Odazio, Derganino, Magni; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, istituita nel 1808, la pia unione delle Figlie di Maria, fondata nel 1895, la compagnia di San Luigi, fondata nel 1899. La parrocchia era di nomina arcivescovile.
Nel 1895 il parroco Mons. Enrico Sommaruga diede inizio al registro cronologico della Parrocchia. Nel 1909 venne rinnovato il pavimento della chiesa e si impiantò la luce elettrica. Nel 1924 fu ristabilito titolo e culto solo all’antico patrono della Parrocchia: S. Nicola di Bari.
La Parrocchia venne elevata a prepositura nel 1923 e il primo preposto parroco fu don Achille Veronelli.
Nell’ambito dell’iniziativa dell’Arcivescovo per la costruzione di nuove chiese nella periferia di Milano, si affidò all’architetto Dino Zanotta il progetto per la nuova Chiesa di Dergano.
Il 3 giugno 1939 venne posta solennemente la prima pietra, all’interno della quale, insieme a monete d’argento e di rame del tempo, fu posta una medaglia con l’effigie del Pontefice regnante Pio XII.
Per la Pasqua del 1940 la Chiesa era finita all’esterno e coperta dal tetto ad eccezione della cupola.
Nel 1969 fu abbattuta la vecchia Chiesa e successivamente il campanile. Sulla stessa area venne costruita la nuova casa parrocchiale.
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